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Libri antichi e moderni

Fritz Mauthner, Claudio Salone

Il nuovo Ahasvero

Robin, 2023

18,52 € 19,50 €

Robin Edizioni

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2023
ISBN
9791254674536
Autore
Fritz Mauthner
Pagine
428
Collana
Biblioteca del vascello
Editori
Robin
Formato
151×231×33
Curatore
Claudio Salone
Soggetto
Narrativa classica, Narrativa biografica
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il "nuovo Ahasvero" riflette il destino del dottor Heinrich Wolff, medico ebreo praghese di lingua tedesca, che abbandona l'Austria-Ungheria dopo Königgrätz (1866) e sceglie di risedere e lavorare a Berlino, "capitale della velocità" contrapposta a Vienna "capitale della lentezza". A Berlino Heinrich incontrerà ambienti e persone molto diversi tra loro, di cui Mauthner tratteggia profili articolati e incisivi, talvolta efficacemente grotteschi: dagli esponenti della piccola nobiltà di campagna (gli Junker) a quelli del gran mondo della finanza ebraica e del giornalismo, fino ai piccoli ceti dei quartieri poveri di periferia, dove il crescente disagio economico indotto dal tumultuoso sviluppo dell'economia capitalistica si rivela un perfetto terreno di coltura per i germi del populismo antisemita. Sullo sfondo di questa composita società si muovono i protagonisti principali, lo stesso Heinrich e la sua amata, la celestiale Clemence von Auenheim, archetipo delle virtù femminili, Viktor, il commilitone scanzonato e gaudente, la piccola Eva, sorella minore di Clemence, ma assai più spigliata e disinvolta di lei. E poi "i cattivi", Kurt von der Egge, bello e dannato, il dottor Stropp, figura degna del pennello di Grosz, e altri ancora. Di fronte a una modernità prorompente e vittoriosa, evidente nella vertiginosa e disordinata crescita della metropoli berlinese, Heinrich si rende tristemente conto che i grandi valori dell'Illuminismo, in particolare quelli dell'emancipazione e dell'eguaglianza di tutti gli uomini in quanto cittadini, ebrei compresi, si sono realizzati solo nella forma, ma non nella sostanza, che è rimasta, tragicamente, la stessa dell'archetipico Ewiger Jude.
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