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Interlinea Edizioni

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L'interlinea è lo spazio bianco tra due righe scritte o stampate, apparentemente inutile ma in verità necessario alla lettura. Infatti le parole si confonderebbero sulla pagina senza questa distanza, il cui bianco fa risaltare il nero del testo illuminando così il significato di un romanzo, di uno studio, di una poesia. All'inizio degli anni Novanta due giovani novaresi hanno creduto giusto cercare un senso e uno spazio nell'interlinea lasciata bianca dai titoli di tanti e grandi cataloghi librari, riscoprendo autori italiani dell'800 e '900, anche con inediti (da Rebora a Montale, fino a Soldati e Vassalli), aprendo la prima collana letteraria italiana legata al Natale (nonsolo con Dickens ritradotto ma con Soldati, Consolo, Rigoni Stern, Testori, Wojtyla... e un premio letterario), offrendo uno spazio diverso alla critica letteraria (partendo però dai maestri: Dionisotti, Maria Corti, Mengaldo), credendo nella poesia con la collana "Lyra" e pubblicando la rivista "Autografo" del Fondo Manoscritti di Pavia, credendo anche al connubio tra letteratura e spiritualità (da Hesse a Turoldo, senza facili buonismi ma scegliendo la crisi dell'uomo come tema di una collana, "Passio"), offrendo anche servizi editoriali di qualità (dagli atti di convegni ai repertori bibliografici fino ai cataloghi d'arte). Infine lasciando uno spazio alla letteratura per ragazzi (con titoli di Rodari, Piumini, Quarzo, Vivarelli, Lavatelli e altri in catalogo e contributi di Munari, Boero, Fochesato... nel segno delle "Rane"). Negli ultimi anni si sono avviate le edizioni nazionali delle opere di due classici come Matteo Maria Boiardo e Giovanni Verga. Perché, se la letteratura è una riscoperta di parole vecchie e nuove, vent'anni fa da Novara è salpato il piccolo vascello di carta che non chiede altro se non di avere lettori che sappiano leggere la verità di quelle parole vecchie e nuove nell'interlinea dell'editoria e della cultura italiana.

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