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Stampe

Mosè Bianchi (Monza 1840 - Monza 1904)

Un Miracolo o Fantasia funebre, 1878

1300,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Mosè Bianchi (Monza 1840 - Monza 1904)
Lingue
Italiano

Descrizione

Acquaforte, acquatinta e puntasecca
misure: 300 x 388

Pittore e incisore italiano. Nel 1856 si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo di Giuseppe Bertini, in questi anni strinse rapporti di amicizia con i compagni di corso: Filippo Carcano, Tranquillo Cremona, Federico Faruffini e Daniele Ranzoni, condividendo con essi, qualche anno dopo, lo studio milanese in via San Primo. Successivamente perfezionò le sue conoscenze artistiche a Venezia e a Parigi dove conobbe Mariano Fortuny. Esordì con quadri storici di soggetto romantico, per volgersi poi al genere e al paesaggio. La sua pittura parve assai rinnovatrice, per l'attenzione data agli effetti atmosferici e per la tecnica spigliata, in realtà più vicina a quella del Fortuny che a quella degli impressionisti. Egli realizzò circa settanta opere incise per le quali adotto soggetti simili a quelli presenti nei suoi dipinti ma con un interesso rivolto tanto al soggetto quanto alle potenzialità dei giochi chiaroscurali.

Soggetto tratto da un’idea rivissuta dal pittore genovese Alessandro Magnasco. Sotto un ampio arco a tutto sesto si vede una figura stante, bianca su un fondo scuro, quasi un’apparizione, un fantasma; è in cima ad una grande scalinata sulla quale si trovano altre poche figure inginocchiate; in primo piano a sinistra altre figure di chierici e cavalieri fuggono. Al centro della composizione una figura avvolta da un sudario sembra uscire da una bara.
Impressione eccellente, dal tratto deciso e neri intensi. Giochi chiaroscurali sottolineano l'effetto impressionistico che scaturisce soprattutto dal movimento dei personaggi in fuga e dal bagliore della luce. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini. Tavola numero “21” in alto a destra, titolo “Un miracolo” in basso al centro e 'indirizzo dell'editore in basso a destra ".56 Bard Haussmann.” tutti incisi in lastra fuori dal soggetto. Firmata, datata e siglata: "Milano Bianchi Mosé 1874” in lastra a rovescio. Edizione parigina apparsa negli album Cadart.

Filigrana: D e C Blauw, in uso in Francia presso i maggiori autori di fine ottocento (Degas e De Nittis)

Bibliografia: Amalia Mezzetti, L'acquaforte lombarda nella seconda metà dell'800, pagg. 73-80, n.78 pag.135.
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