Bulino, 1542 circa, privo di indicazioni editoriali. L’incisione riproduce un rilievo da fronte di sarcofago romano del II secolo d.C. con il Trionfo di Bacco in India, che si trovava nella chiesa di San Lorenzo fuori le mura alla fine del XV secolo. ' Oggi si conserva nel Casino dell’Aurora di Palazzo Rospigliosi, a Roma. Appare il corteo dionisiaco caratterizzato dalla presenza di alcuni animali esotici, leoni, pantere, giraffe ed elefanti, con Pan, Sileno, satiri e menadi. Questa immagine è nota anche in una versione eseguita da Perin del Vaga che, secondo Bartsch, Heinecken e Massari, sarebbe il modello utilizzato dal Vico per la sua opera. Bodon, invece, ritiene che la versione del Vico sia indipendente dalla prova di Perin del Vaga, e fa riferimento a un disegno preparatorio (1946,0713.582; cfr. A.E. Popham, 'Catalogue of Drawings in the Collection formed by Sir Thomas Phillipps…', I, 1935, p. 111, n. 1), assegnato concordemente dagli studiosi ad Enea Vico, conservato al British Museum (la scena è quella della parte superiore del foglio, che presenta un’altra immagine nella parte inferiore, anch’essa ispirata ad un bassorilievo). L’incisione, come nota Massari (Iulio Bonasone, p. 81, n. 98) era stata erroneamente attribuita da Cumberland a Giulio Bonasone: “Agli Uffizi (Gabinetto Disegno e Stampe, inv. 884) inventariato tra le stampe del Bonasone si conserva un altro “Trionfo di Bacco” di invenzione di Perin del Vaga catalogata dal Cumberland (n. 247) tra le incisioni dell’artista. L’attribuzione a Giulio ci sembra insostenibile in base al raffronto con le analoghe stampe perinesche dell’incisore, lo stile infatti è ricollegabile ad Enea Vico che identifichiamo come l’autore della stampa […]”. Bartsch segnala l’esistenza di una copia dell'incisione di Vico con "molte modifiche" e due iscrizioni sul fondo: "Paules de la Houue excud" e "Jachis crinali florens etc". ' Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, irregolarmente rifilata al rame, restauro nella parte sinistra del foglio, piccolo strappo restaurato in basso al centro, tracce di piega verticale visibili al verso, per il resto in buono stato di conservazione. Opera molto rara. Bibliografia Bartsch, XV.297.32; TIB.30.47.32; Massari, Iulio Bonasone, p. 81, n. 98; Bodon, Enea Vico, pp. 70-71. Engraving, 1542 circa, unlettered. The scene, that shows Dionysos who rides in procession precede by captives on elephants and Dionysiac figures, is after a 2nd century AD Roman sarcophagus that was in the church of San Lorenzo fuori le mura by the end of the 15th century. ' Today it is installed in the Casino of Aurora in the Palazzo Rospigliosi, Rome. ' According to the Census of Antique art known in the Renaissance, Vico’s is the only 16th-century engraving of this marble. Bartsch says that there is a copy of Vico's engraving with “many changes” and two inscriptions on the bottom: “Paules de la Houue excud” and “Jachis crinali florens etc”. ' He also notes that Vico was so “negligent” that he didn’t finish the print and that it bears no inscription. ' The engraving, as Massari notes (Iulio Bonasone, p. 81, n. 98) had been erroneously attributed by Cumberland to Giulio Bonasone. At the Uffizi (Gabinetto Disegno e Stampe, inv. 884) inventoried among Bonasone's prints is preserved another "Trionfo di Bacco" of Perin del Vaga's invention catalogued by Cumberland (n. 247) among the artist's engravings. The attribution to Giulio seems to us untenable on the basis of comparison with the analogous prints by Perin del Vaga, the style is in fact linked to Enea Vico who we identify as the author of the print. Magnificent proof, printed on contemporary laid paper without watermark, irregularly trimmed at the copperplate, restoration in the left side of the sheet, small restored tear at the bottom center, traces of vertical fold visible on the verso, otherwise in good condition. Rare work. Literature Bartsch, XV.297.32; TIB.30.47.32; Massari, Iulio Bonasone, p. 81, n. 98; Bodon, Enea Vico, pp. 70-71. Cfr.