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Stampe

Paolo Toschi(Parma 1788 – Parma 1854)

Sacra famiglia con San Giovannino

450,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Paolo Toschi(Parma 1788 – Parma 1854)
Stato di conservazione
In ottimo stato

Descrizione

Paolo Toschi
(Parma 1788 – Parma 1854)

Sacra famiglia con San Giovannino

Acquaforte, acquatinta
misure: mm 268 x 352

Incisore italiano, uno dei protagonisti dell’arte parmense del XIX secolo. Giovanissimo inizia a frequentare l’Accademia di Parma e studia pittura sotto la guida del pittore e disegnatore Biagio Martini. Si specializza nella tecnica dell’incisione giungendo a fondare nel 1807 assieme a Antonio Isac, Tommaso Gasparotti e Vincenzo Raggio la Società parmense degli incisori all’acquerello, attiva fino al 1809. Nello stesso anno decide di abbandonare definitivamente la pittura per dedicarsi completamente all’incisione. Si trasferisce a Parigi con Antonio Isac per cogliere nuovi spunti e studiare il bulino sotto la guida di Charles-Clément Bervic (Parigi 1756 – Parigi 1822) realizzando riproduzioni di statue antiche e ritratti di personaggi sei-settecenteschi. Tornati a Parma decidono di entrare in società per creare una Scuola di incisione incentrata sull’arte del bulino, tale scuola diventa punto di riferimento per artisti provenienti da ogni parte d’Europa. Dal 1821 al 1828 i due artisti realizzarono ritratti di personaggi famosi (conservati alla Galleria nazionale di Parma) come: Ferdinando Paër (da F. Gérard), Niccolò Machiavelli (da Santi di Tito), Vittorio Alfieri (da F.-X. Fabre) e Carlo Felice (da A. Boucheron). Toschi  ha consacrato la sua vita all’arte, sapendo valorizzare i grandi maestri antichi quali Correggio e Parmigianino e ha contribuito a trasformare Parma in una città di riferimento per l’arte incisoria.

Il soggetto deriva da un'invenzione di Biagio Martini che si è ispirato a modelli rinascimentali e post-parmigianeschi. La Sacra Famiglia è colta in un momento di riposo, il Bambino è ancora addormentato, l'impiego dell’acquatinta stampata con inchiostro marrone suggerisce un notturno. San Giuseppe è colto in un gesto molto intimo, pare terminare di legare un sacco quasi fosse imminente la sua partenza. I larghi segni ad acquaforte corti e paralleli simulano il linguaggio tipico del disegno. Tali caratteristiche tecniche sono un elemento distintivo della produzione della Società parmense degli incisori all’acquerello. Oltre l'immagine in basso dedica incisa: A S. E. M.r Le Comte Louis Scutellari Directeur de l'Académie Imperiale des Beaux Arts à Parme La Societé des Graveurs au Lavis. In basso a sinistra: Inv. par Blaise Martini, mentre a destra Grave par e monogramma. Osservando gli esemplari pubblicati da Masotti si evince che l'autore ha lavorato per morsure successive scurendo sempre di più la composizione fino a rendere quasi invisibili i segni ad acquaforte. Esemplare in una morsura intermedia, con tutto l'intervento ad acquatinta (spalla destra e fronte di san Giuseppe, ombra diagonale sullo steccato alle spalle della Vergine) ma prima della morsura che nasconde i segni ad acquaforte.  Simile all'esemplare conservato presso la Raccolta Davoli (inv. 14369).

Impressione brillante, buoni margini oltre la battuta. Ottimo stato di conservazione eccetto un minimo restauro all'angolo inferiore sinistro lungo il segno della battuta.

Bibliografia: P. M. Masotti, Paolo Toschi, Artegrafica Silva, 1973, N 6; E. Bénézit, v. 5 p. 814