Dettagli
Anno di pubblicazione
1608
Incisori
VRIENTS Johannes Baptiste
Descrizione
Faini Majoli, "La Romagna nella cartografiaâ¦" p. 25, 5.
Descrizione
Rara carta della Romagna tratta dal Theatrum Orbis Terrarum di Ortelius nell'edizione del Vrients del 1612 con testo spagnolo al verso. In alto a destra piccola carta denominata Rhodiginae peninsulae descriptio. Si tratta di una delle opere aggiunte da Vrients; la carta compare per la prima volta nell'edizione italiana del Theatrum che uscì ad Anversa nel 1608, pubblicata dal Vrients. Riedizioni successive dell'atlante, senza variazioni, vi furono nel 1612 in versione latina, italiana e spagnola a cura delle celebre officina Plantiniana. La carta deriva in tutto e per tutto da quella di Giovanni Antonio Magini del 1597, mentre la carta di Rovigo da quella di Giovanni Bonifacio del 1602. Il Theatrum Orbis Terrarum ' è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients. ' Incisione in rame, coloritura coeva, in perfetto stato di conservazione. Rara. Map taken from the Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The Theatrum represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the Theatrum were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. Copper engraving, contemporary coloring, in good condition. Cfr. Faini Majoli, "La Romagna nella cartografia…" p. 25, 5.