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Stampe

ALI PONZONI, FABIO (ALA PONZONE, FABIO).

Plano del Puerto de Vera Cruz. Levantado en 1807 de orden del Capitan de Navio de la Real Armada D. Cirlaco De Cevallos por el Teniente de Navio de la misma D. Fabio Ali Ponzoni. Pubblicado en la Direccion de Hidrografia y presentado al Rey Nuestro Senor por mano de Exmo. Sor. D. José Vasquez Figueroa Secretario de Estado y del Despacho Oniversal de Marina.

400,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Incisori
ALI PONZONI, FABIO (ALA PONZONE, FABIO).
Soggetto
Cartografia extraeuropea - (America Latina, Messico)

Descrizione

Madrid, Año, 1816. Incisione in rame all'acquaforte, b/n, cm 49 x 64,5 circa (alla lastra). Rara carta idrografica del Porto di Vera Cruz edita sotto l’egemonia spagnola (gli spagnoli sarebbero rimasti fino al 1825). Sono segnalate, insieme alla piccola planimetria della Ciudad di Veracruz, tutte le maggiori isole dell'arcipelago; nota esplicativa e scala miliare sotto il lungo titolo; al margine inferiore, al centro, "Tomas Gonzalez lo grabó", a destra, “J. Morata lo escribió”. Rifilati i margini laterali oltre la battuta della lastra, alcuni strappi riparati al margine laterale destro e altre imperfezioni della carta con tracce di sporco ai margini, sano l'inciso. Ala Ponzone Fabio (1770 - 1817) nacque a Cremona da una famiglia di antica nobiltà lombarda (il cognome, allora, aveva la forma di Ali Ponzoni). Il cappellano della famiglia (l’ex gesuita Ramón Ximénez de Cernabe) diresse i suoi primi studi. Il 5 maggio 1787 fu ammesso nell’Accademia dei Guardiamarina di Cadice, con uno speciale permesso reale, dato che non aveva ancora compiuto i 18 anni. La famiglia Ala Ponzone era lontanamente imparentata con quella Malaspina (tramite Giovanni Sforza d'Aragona, viceré di Sicilia) e ciò spiega perché Fabio, dopo l’arresto di Malaspina, fu rinviato al dipartimento di Cadice e quasi subito, imbarcato sulla fregata «Juno», destinato al Golfo del Messico. Dal 1796 a 1802 compì alcune missioni nelle Antille e si occupò di rilevamenti cartografici in Messico. Terminati tali lavori, fu destinato a Veracruz, dove tracciò la carta idrografica di questo porto al comando della Capitaneria di Porto e di vari comparti militari. Nel frattempo si dedicò alla compilazione di un “Diccionario Geográfìco de América”, una parte del quale oggi si conserva, inedito, negli archivi del Centro Alessandro Malaspina di Mulazzo. Nel 1815 ricevette il permesso con licenza di tornare in Europa dalla Real Armada e rientrò in Italia. .
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