Paesaggio con grande pioppo, 1927

Acquaforte, bulino e puntasecca
misure: mm 320 x 235; foglio mm 419 x 299

Pittore e incisore, figura di primo piano del panorama artistico mondiale del Novecento. Mostra sin da giovane la predisposizione al disegno e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Si interessa alle novità d'oltralpe guardando e studiando i lavori di Cézanne, Derain e Picasso senza trascurare lo studio degli artisti del passato come Giotto, Masaccio e Paolo Uccello che ammira a Firenze dal 1910. Celebri e universalmente riconosciute sono le sue nature morte, nelle quali la semplicità degli oggetti viene esaltata dal gioco di luci e dalla resa pittorica. Inizia a dedicarsi all’arte incisoria dal 1910 e lo farà fino a qualche anno prima della sua morte con impegno pari a quello dedicato alla pittura. Incide 137 lastre.

Il Paesaggio è costruito con tratti corti, paralleli o intrecciati, che trasformano il brano di paesaggio in una composizione quasi astratta. La massa verticale scura del pioppo contrasta con il muro bianco orizzontale dell'edificio a sinistra in un gioco continuo di chiaroscuro. Il soggetto, affrontato da Morandi anche in un dipinto a olio dello stesso anno, deriva in controparte da un disegno pubblicato su Il  Selvaggio del 30.9.1931. Ricalcando l'incisione Morandi trasse un disegno a penna utilizzato come l'illustrazione per il libro Sole a picco di Vincenzo Cardarelli pubblicato nel 1930 a Bologna. Morandi doveva essere particolarmente interessato alla riuscita di questa composizione, si conoscono infatti sette stati che documentano l'evoluzione del lavoro inciso. La tiratura di 50 esemplari è stata iniziata da Morandi stesso è poi conclusa presso la Calcografia nel 1941. Si conoscono molte prove di lavoro, firmate e non. Prova nel VII stato con tutti i segni di pulitura del rame richiesti da Morandi.

Impressione eccellente con tracce di effetti di pulitura visibili nella zona del cielo. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame, foglio intonso.

Provenienza: collezione privata, Roma; già collaboratore dello stampatore.

Bibliografia: L. Vitali, L'opera grafica di Giorgio Morandi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1964, n 34; M. Cordaro, Morandi incisioni. Catalogo Generale,  Edizione Electa Milano, 1991, n n 1927 5.

Stato di conservazione: ottime