Mappa regionale del territorio di Crema e dintorni; è una più dettagliate della regione pubblicata nella metà del XVIII secolo.Cartiglio decorativo con il titolo nell'angolo in alto a sinistra e notevoli dettagli topografici. Carta geografica curata da don Paolo Santini e dal fratello Francesco per il loro prestigioso Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, sontuoso atlante composto da mappe che rielaborano la più aggiornata cartografia francese in una veste veneta. Le carte sono prese dai migliori geografi del suo tempo, D’Anville, Bellin, Bonne, Borgomo, Boscovich, Clarici, Delisle, Jaillot, Janvier, Robert de Vaugondy. ' In effetti nelle carte dei Santini, vengono mescolati termini francesi con italiani, ma sono offerte con una grazia compositiva ed incisoria loro caratteristiche: una toponomastica non fitta, scritta in grande e ben leggibile. L’atlante di Santini non ebbe una grande fortuna editoriale e uscì in poche copie: venne quindi ristampato dai Remondini, che avevano acquistato dal Santini nel 1781 le incisioni in rame. Alle carte di Paolo Santini, datate fra il 1774 e il 1780, i Remondini aggiunsero diverse altre carte, datate fra il 1782 e il 1784: fra queste, nel secondo volume, la grande carte ripiegata dell’Italia, la Repubblica di Genova, la Palestina, le grandi carte dell’Africa. Paolo Santini (1729, Venezia–1793, Belluno), sacerdote cattolico presso la Chiesa di Santa Maria Formosa a Venezia, docente di disegno alle scuole della città lagunare della Provincia Veneta della Compagnia di Gesù. Santini, cartografo, incisore ed editore, aggiornò e pubblicò le mappe dei geografi e cartografi francesi Gilles Robert de Vaugondy (1688–1766) e Didier Robert de Vaugondy (c. 1723–1786), ispirandosi anche alle opere dei cartografi italiani, innanzitutto a quelle di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736–1814). Utilizzando, come modello, le mappe raccolte e pubblicate nel 1752 nell’Atlas Universel di Gilles Robert e Didier Robert de Vaugondy, acquistate a Parigi da suo fratello, Francesco Santini, e le «migliori carte geografiche» dell’epoca, Paolo Santini incise nuove lastre e diede alle stampe a Venezia, nel 1776, l’Atlas Universel dressé sur les meilleures cartes modernes. L’anno successivo, 1777, cedette i diritti di pubblicazione all’editore Giuseppe Remondini (1754–1811) di Bassano del Grappa che ristampò l’«Atlas Universel» in due volumi che raccoglievano complessivamente 123 carte geografiche. Le matrici in rame in possesso dei Santini furono poi acquistate, nel 178, dalla stamperia Remondini. Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia NMM III, 277; Nordenskiöld 276; Phillips, Atlases 647. Rodolfo Gallo, L'incisione nel '700 a Venezia e a Bassano, in “Ateneo Veneto”, A. CXXXII, v. 128, pp. 153-214. Scarce regional map of the Territory of Crema and environs. Decorative title cartouche in the upper left corner. Map compiled by Don Paolo Santini and his brother Francesco, for their prestigious Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, a sumptuous Atlas composed of maps that rework the most up-to-date French cartography in a Venetian guise. The maps are taken from the best geographers of his time, D'Anville, Bellin, Bonne, Borgomo, Boscovich, Clarici, Delisle, Jaillot, Janvier, Robert de Vaugondy. ' Indeed, in Santini's maps, French terms are mixed with Italian, but they are offered with a compositional and engraving grace that is characteristic of them: an uncluttered toponymy, written large and clearly legible. Santini's Atlas did not have great publishing success and came out in few copies: it was then reprinted by the Remondini, who had purchased the copperplates from Santini in 1781. To Paolo Santini's maps, dated between 1774 and 1780, the Remondini added several other maps, dated between 1782 and 1784: among them, in the second volume, the large folded maps of Italy, the Republic of Genoa, Palestine, and the large maps of Africa. Paolo Santini (1729, Venice-1793, Belluno), Catholic priest at the Church of Santa Maria Formosa in Venice, professor of drawing at schools in the Lagooon city of the Venetian Province of the Society of Jesus. Santini, a cartographer, engraver and publisher, updated and published the maps of French geographers and cartographers Gilles Robert de Vaugondy (1688-1766) and Didier Robert de Vaugondy (c. 1723-1786), also drawing inspiration from the works of Italian cartographers, first and foremost those of Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736-1814). Using, as a model, the maps collected and published in 1752 in the Atlas Universel by Gilles Robert and Didier Robert de Vaugondy, purchased in Paris by his brother, Francesco Santini, and the "best maps" of the time, Paolo Santini engraved new plates and gave to the presses in Venice, in 1776, the Atlas Universel dressé sur les meilleures cartes modernes. The following year, 1777, he sold the publishing rights to publisher Giuseppe Remondini (1754-1811) of Bassano del Grappa, who reprinted the "Atlas Universel" in two volumes that collected a total of 123 maps. The copper plates in the Santini's possession were later purchased, in 1781, by the Remondini printing house. Copperplate engraving, original outline coloring, in excellent condition. Bibliografia NMM III, 277; Nordenskiöld 276; Phillips, Atlases 647. Rodolfo Gallo, L'incisione nel '700 a Venezia e a Bassano, in “Ateneo Veneto”, A. CXXXII, v. 128, pp. 153-214. Cfr.