In alto al centro, sotto il bordo superiore, il titolo: MILANO. Nell’angolo inferiore destro troviamo le iniziali AF. Suddivisa su tre lati della tavola, è incisa una legenda numerica di 148 rimandi a luoghi e monumenti notabili. “Pianta della città, incisa dal monogrammista AF probabilmente per l’editore Ferrando Bertelli. L’opera segue il modello introdotto dalla pianta di Antonio Lafreri che, sebbene datata al 1573, si riferisce alla situazione della città intorno al 1560. È possibile anche che le due carte avessero una fonte comune, a noi oggi sconosciuta. Entrambe hanno un’orientazione diversa da quella comune alle piante di città del XVI secolo, di norma con l’oriente in alto. In entrambe, infatti, l’oriente è collocato a destra, cosicché il castello viene a trovarsi in alto, proprio nel mezzo dell’ampia corona formata dalle fortificazioni. Nonostante le misure ridotte, la legenda numerica è qui composta da 148 rimandi, ben oltre gli 86 presenti nella seconda stesura della pianta di Lafreri. La tavola non è presente in nessuno degli esemplari da noi consultati dell’opera Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium, la raccolta di cartografia urbana edita da Ferrando Bertelli a Venezia nel 1568. Tuttavia, l’esemplare della pianta che si trova nel cosiddetto Strabo Atlas è inserito proprio nella sezione che segue il frontespizio inciso della raccolta bertelliana. Inoltre, la pianta di Milano è stampata su di un foglio insieme alla pianta di Venezia, sempre attribuita al Bertelli, che invece è presente in alcuni esemplari della raccolta urbana” (cfr. Bifolco-Ronca, p. 2224). “Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale è il Civitatum aliquot insigniorum et locorum… di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salò, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaborò con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti degli editori veneziani. La sua opera più importante è appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune più illustri città, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già abbiamo visto per il “Primo Libro” di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si è potuto stabilire un legame di parentela) fa sì che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che per numero di immagini” (S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo in S. Bifolco – F. Ronca, “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo”, p. 123). Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in eccellente stato di conservazione. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Molto rara. Bibliografia Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2235, tav. 1137; Meurer (2002): n. 156; Arrigoni-Bertar. In the upper center, under the upper border, the title: MILANO. In the lower right corner are the initials AF. Divided on three sides of the table, there is a numerical legend with 148 references to notable places and monuments. Map of the city, engraved by the monogrammist AF probably for the publisher Ferrando Bertelli. The work follows the model introduced by the plan of Antonio Lafreri that, although dated 1573, refers to the situation of the city around 1560. It is also possible that the two maps had a common source, unknown to us today. Both have a different orientation from the one common to the city plans of the sixteenth century, usually with the east at the top. In both, in fact, the east is placed to the right, so that the castle is at the top, right in the middle of the wide crown formed by the fortifications. Despite the small size, the numerical legend here is composed of 148 references, well over the 86 present in the second issue of the Lafreri’s map. The map is not present in any of the known copy of the Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium, the town book published by Ferrando Bertelli, Venice 1568. However, the map of Milan found in the so-called Strabo Atlas is included in the section that follows the engraved titlepage of Bertelli's collection. “Altra opera di notevole interesse nell’ambito della cartografia urbana rinascimentale è il ' Civitatum aliquot insigniorum et locorum… ' di Ferdinando o Ferrando Bertelli. Bertelli nasce a Boarno di Salò, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaborò con Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Nel filone dell’iconografia urbana, Ferrando si inserì nel periodo di iniziale fervore editoriale, che coinvolse molti degli editori veneziani. La sua opera più importante è appunto la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, ' Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. ' Disegni di alcune più illustri città, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568). Si tratta di un’opera molto particolare, priva di indice, e quindi, anche in questo caso come già abbiamo visto per il “Primo Libro” di Forlani-Zenoi, ogni esemplare esaminato risulta diverso dall’altro. Questa peculiarità avvalora l’ipotesi che le raccolte urbane venissero assemblate secondo la richiesta del committente. La mancanza di indice, unitamente al fatto che il frontespizio venne in seguito utilizzato da Donato Bertelli (con il quale non si è potuto stabilire un legame di parentela) fa sì che sotto lo stesso titolo possano talvolta ritrovarsi collezioni eterogenee, sia per soggetti che per numero di immagini” (S. Bifolco, ' Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo ' in S. Bifolco – F. Ronca, “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo”, p. 123). Etching and engraving, printed on contemporary laid paper, with margins, in excellent condition. Very rare. Bibliografia ' Bifolco-Ronca, ' Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2235, tav. 1137; Meurer (2002): n. 156; Arrigoni-Bertarelli (1931): n. 981; Verga (1911): n. 18. ' Cfr.