Dettagli
Anno di pubblicazione
2000
Editore
il Bulino Edizioni d'Arte
Descrizione
In 4° (mm 220 x 300). Due carte non numerate, con volvelle astrolabi, piani per la ricerca dell'oroscopo, poste all'inizio e alla fine del tomo, due fogli in carta pergamenata. Pagine LXXI numerate in rosso. Legatura in pelle di vitello con tavola cosmogonica impressa a secco al piatto anteriore, dorso a cinque nervi. Mancano il volume di commentario di 64 pagine e la scatola che racchiude i due volumi.<BR>Riproduzione in facsimile dell'originale conservato nella Biblioteca Estense Universitaria, Modena, Lat. 697 = ?.W.8.20. Testo latino in gotico rotondo.<BR>Il "Liber Physiognomiae" (1440 ca) è una miscellanea di trattati medico-astrologici medievali, rivisitati in età umanistica. Autore dei testi, miniatore e committente rimangono ancora ignoti. Alle descrizioni sui giorni e sulle stagioni seguono i dodici segni dello zodiaco, raffigurati uno per pagina assieme al testo degli oroscopi, che delineano il carattere e gli eventi positivi e negativi dell'uomo e della donna in relazione al periodo di nascita; i disegni acquarellati del fondo pagina rappresentano gli influssi dei pianeti sul genere umano. Le parti centrale e finale del codice comprendono tavole genealogiche, interpretazioni astrologiche del sogno biblico del profeta Daniele e i suggerimenti medici di Pietro d'Abano, le cui lezioni nel primo Trecento all'Università di Padova si rivelano come le fonti dirette o ispiratrici del "Liber". Le dodici tavole con i disegni acquarellati sono opera di un miniatore di area pisanelliana. Prevale l'attribuzione a un artista patavino (anche per i diretti riferimenti agli affreschi del Guariento agli Eremitani), tuttavia recenti ipotesi, non comprovate ma suggestive e forse verosimili, propongono una possibile committenza per il marchese Leonello d'Este.<BR>L'edizione in facsimile del "Liber Physiognomiae" è stata realizzata in concomitanza con il restauro e con la dotazione della nuova copertina in pelle. L'opera è stampata su carta "Accademia" Fabriano, che richiama il supporto dell'originale. I due fogli membranacei sono riproposti su carta pergamenata. La cucitura e la legatura in pelle di vitello con impressioni a secco sono opera di provetti artigiani della legatoria Bergamasca. Nostro esemplare N° 592 su una tiratura di 999 esemplari, di cui i primi numerati in numerazione romana da I a XIX, riservati al direttore e alla biblioteca.<BR>La tiratura è di 999 esemplari numerati e certificati. Ottimo esemplare, stato di nuovo.<BR>