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Stampe

Jusepe de Ribera(Jativa 1591 - Napoli 1652)

La penitenza di San Pietro, 1621

2400,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Jusepe de Ribera(Jativa 1591 - Napoli 1652)
Soggetto
Disegnatori
Stato di conservazione
In ottimo stato
Copia autografata
No
Originale
No

Descrizione

Jusepe de Ribera
(Jativa 1591 - Napoli 1652)

La penitenza di San Pietro, 1621

Acquaforte, bulino
misure: mm 320 x 244

Si forma in Spagna con Francesco Ribalta poi viaggia in Italia per stabilirsi dal 1616 a Napoli adottando uno stile drammatico e intenso, ricco di chiaroscuro, consapevole dei dettami caravaggeschi studiati durante il suo soggiorno a Roma. La sua opera incisa si concentra per lo più tra il 1620 e il 1628 e sebbene annoveri solo sedici acqueforti, alcune di queste sono veri e propri capolavori.

Il soggetto è da porre in relazione con un dipinto, olio su tela, eseguito tra il 1616 e il 1617 per il Granduca di Osuna ancora oggi conservato nella Collegiata di Osuna. Si conosce anche un disegno correlato, oggi conservato a Parigi, collezione Jacques Petithorr. Tra disegno, dipinto, tra loro più affini, e stampa troviamo delle differenze. Nella tela e nel disegno il santo è completamente inginocchiato, nell'incisione la gamba destra è solo piegata. Dipinto e disegno presentano la figura coperta da un manto che scende dall'avambraccio destro, manto che scompare nell'incisione. Espressione del volto è più intensa e concentrata nell'incisione rispetto al dipinto dove il Santo rivolge lo sguardo al cielo in estasi. L'attenzione per la resa luministica è tale da far emergere particolari come il volto rugoso e le mani strette in preghiera. Alle spalle del Santo si apre alla vista dello spettatore un paesaggio desolato, roccioso e piatto, lavorato con tale essenzialità di tratto da conferire drammaticità alla scena, paesaggio che nel dipinto e nel disegno sono assenti o solo accennati. La lastra è realizzata lasciando ampie zona non incise per sfruttare il candore della carta e approfondire il contrasto con le zone in ombra incise invece con un fitto tratteggio parallelo o incrociato poi ripreso a bulino. In basso a destra incisa la data a rovescio 1621 e a seguire il monogramma HISP RIBERA in lettere sovrapposte. Esemplare nel I/II stato, prima cioè dell'aggiunta delle lettere FVW nella piccola fascia bianca sotto il soggetto. FVW sono le iniziali dell'editore Frans van Wyngaerde (Anversa 1614-1679) editore di numerose incisioni per lo più di allievi di Rubens e van Dyck, ha stampato sette lastre di Ribera.

Impressione eccellente su carta vergellata sottile rifilata alla battuta del rame. La carta di un colore grigio bianco è quella che gli studiosi riconoscono come normalmente impiegata da Ribera, si distingue da quella impiegata da Wyngaerde di colore marrone chiaro. Ottimo stato di conservazione.

Filigrana: piccolo cerchio

Un esemplare si trova presso il Met Museum, un altro presso i Musei Civici di Pavia.

Bibliografia: Bartsch 7; Le Blanc 59; Brown 6; TIB 44.257.7; N. Spinosa, Ribera. L'opera completa, Napoli 2006, p. 261 n. A37; Finaldi G., Jusepe de Ribera, The Drawings, Catalogue raisonnè, 2016 p 57, n 2.
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