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Stampe

Bartolomeo Pinelli (Roma 1781 – Roma 1835)

La partenza di Attilio Regolo, 1834

1500,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Bartolomeo Pinelli (Roma 1781 – Roma 1835)
Lingue
Italiano

Descrizione

Acquaforte
misure: mm 638 × 830

Pittore, incisore, litografo e scultore. Da giovanissimo si forma nella bottega del padre scultore per poi all'età di 11 anni trasferirsi a Bologna. Qui, affidato al pittore e incisore Giambattista Frulli, frequenta l’Accademia Clementina. Verso la fine del secolo si ritrasferisce a Roma e dal 1802 circa è ospite e collaboratore del paesaggista svizzero Franz Kaiserman con il quale sperimentò l’uso della camera ottica. Questo sodalizio può spiegare perchè molti acquerelli e incisioni nel 1805 sono firmate da Pinelli con il nome François. Del 1809 è la sua prima serie di incisioni dal titolo Raccolta di cinquanta costumi pittoreschi incisi all'acquaforte e nel 1816 realizza le illustrazioni per la Storia Romana e nel 1821 quelle per la Storia Greca. Pinelli ha prodotto circa quattromila incisioni e diecimila disegni.

Un anno prima della sua morte, Pinelli iniziò a progettare una serie di sei soggetti di formato eccezionalmente grande raffiguranti episodi di storia romana, di questi solo tre saranno effettivamente da lui incisi. La circolazione di queste grandi opere è da considerarsi probabilmente molto limitata. I sei acquerelli preparatori per queste stampe furono esposti nel 1956 (Carrara, collezione Conte Giulio Lazzoni). Pinelli aveva già affrontato questo tema in una composizione di piccolo formato per la sua Istoria Romana dal 1818 al 1819.

Viene rappresentato Attilio Regolo che, nonostante la disperazione dei presenti, lascia la città. In primo piano, al centro, troviamo il protagonista che indica un punto in lontananza affiancato dalla moglie e dai figli che, in una sorta di sacra raffigurazione, lo supplicano di restare. Sullo sfondo sono descritti in modo meno minuzioso altri personaggi e alcune strutture architettoniche. Impressione eccellente dai neri delicati. Tutta la composizione è descritta mediante una luce argentea. Ottimo stato di conservazione. Nel margine inferiore oltre al titolo e la firma “B Pinelli inv. e dis.” la scritta “Il disegno originale si trova presso “R Gentilucci e C…”.

Bibliografia: Oreste Raggi, “Cenni intorno alla vita ed alle opere principali di Bartolomeo Pinelli”, Roma 1835; G. Incisa della Rocchetta, “Bartolomeo Pinelli”, Roma 1956, n.314,­ 319.
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