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Stampe

CANTELLI Giacomo

Il Piemonte sotto nome del quale vengono compresi il ducato d'Auosta, il principato di Piemonte.

1691

1500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1691
Luogo di stampa
Roma
Formato
900 X 1140
Incisori
CANTELLI Giacomo

Descrizione

Il Piemonte sotto nome del quale vengono compresi il ducato d'Avosta, il principato di Piemonte, la Signoria di Vercelli, li Marchesati di Susa e di Saluzzo la contea d'Asti, et il canavese . Con parte del Ducato di Monferrato spettante alla casa reale di Savoia, rimanendo l'altra parte al Sereniss.mo di Mantoua. Il tutto descritto da Giacomo Cantelli geografo del sereniss.mo Sr. Duca di Modena. Antonio Barbey sculp. Grande carta geografica del Piemonte e Savoia, composta da 4 fogli reali ancora da unire ( ' 435x545, 435x570, 435x545, 435x570 mm), incisi da Antonio Barbey su disegno di Giacomo Cantelli da Vignola nel 1691. La carta geografica è parte del celebre ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' raccolta di carte edita a Roma tra il 1660 ed il 1730 dalla tipografia De Rossi - la datazione delle carte va dal 1669 al 1715 - la cui prima stesura si deve a Giovanni Giacomo de Rossi. Nel corso degli anni l’atlante fu arricchito da un numero sempre maggiore di carte nelle successive edizioni curate prima da Domenico de Rossi e poi dal figlio Filippo. Il ' Mercurio Geografico ' è una raccolta che raccoglie lavori di cartografi quali Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini e Innocenzo Mattei e che ' contempla come "corpus" principale ' la grande produzione del geografo Giacomo Cantelli da Vignola. Le carte sono finemente copiate ed intagliate dai maggiori incisori dell'epoca tra i quali Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' Cantelli era un geografo e cartografo, originario di Montorsello presso Vignola; compiti gli studi umanistici a Bologna, nel 1669, entrò ivi a servizio del marchese Obizzo da Ferrara come segretario, poi passò a Venezia e di là a Parigi, dove strinse rapporti coi maggiori geografi francesi del tempo, il Du Val, Nicola Sanson e specialmente Michel Antoine Baudrand, col quale rimase poi sempre in corrispondenza. Tornato a Bologna, fu per lunghi anni segretario di Rinieri Marescotti; ma, intorno al 1675 o poco dopo, si recò, forse più volte, a Roma, ed entrò in relazione con la celebre officina cartografica dei De Rossi, la quale pubblicò poi la massima parte delle sue carte geografiche. La sua fama di cartografo si era ormai consolidata, tanto che venne chiamato sia dal papa Innocenzo XI che dal duca di Modena e Reggio Francesco II d'Este, che lo desideravano entrambi come cartografo ufficiale. Scelse la corte di Francesco II, e in novembre 1685 fu nominato geografo di corte. Dal 1686 al 1689 eseguì numerose carte di paesi e territori europei. Costruì di sua mano un mappamondo e un globo celeste, che rimasero esposti per qualche tempo nell'atrio della Biblioteca Estense a Modena. Morì in Modena il 30 novembre 1695. Quasi tutte le carte furono inserite nel ' Mercurio Geografico, ' il notissimo atlante pubblicato a Roma dai De Rossi. Nella prima edizione del ' Mercurio Geografico ' furono pubblicate 19 sue carte, assieme ad altre del Sanson e del Baudrand. Nel 1692 uscì una seconda edizione in due volumi, che conteneva lavori da lui eseguiti (88 carte, intagliate al bulino dall'incisore Antonio Barbey). Incisione in rame, stampata su 4 fogli di carta vergata coeva, con margini, minimo foxing, macchie di inchiostro nel foglio superiore destro, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bibliografia cfr. R. Almagià, ' Studi storici di cartografia napoletana, in “Archivio storico per le province napoletane”, 38 (1913), p. 645; A. Bonazzi, ' Il Mercurio geografico: il gioco e la differenza, in “Giacomo Cantelli: geografo del Serenissimo”, Bologna, 1995, p. 37-44 e 150-152; Bagrow ' 268; ' Phillips ' I 254-255; Shirley BL I, pp. 868-874. ' Il Piemonte sotto nome del quale vengono compresi il ducato d'Auosta, il principato di Piemonte, la Signoria di Vercelli, li Marchesati di Susa e di Saluzzo la contea d'Asti, et il canavese . Con parte del Ducato di Monferrato spettante alla casa reale di Savoia, rimanendo l'altra parte al Sereniss.mo di Mantoua. Il tutto descritto da Giacomo Cantelli geografo del sereniss.mo Sr. Duca di Modena. Antonio Barbey sculp. Large map of Piedmont and Savoy, consisting of 4 royal sheets yet to be joined ( 435x545, 435x570, 435x545, 435x570 mm), engraved by Antonio Barbey from a drawing by Giacomo Cantelli da Vignola in 1691. Map taken from ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. ' Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' collection of maps published in Rome between 1660 and 1730 by the typography De Rossi - the date of the maps goes from 1669 to 1715 - whose first edition is due to Giovanni Giacomo de Rossi. Over the years the atlas was enriched by an increasing number of maps in subsequent editions edited first by Domenico de Rossi and then by his son Filippo. The ' Mercurio Geografico ' is a collection that brings together works by cartographers such as Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini and Innocenzo Mattei, and which includes as its main "corpus" the great production of the geographer Giacomo Cantelli da Vignola. The maps are finely copied and engraved by the major engravers of the time including Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' Cantelli was a geographer and cartographer, a native of Montorsello near Vignola; duties his humanistic studies in Bologna, in 1669, he entered the service of Marquis Obizzo da Ferrara there as secretary, then went to Venice and from there to Paris, where he formed relations with the leading French geographers of the time, Du Val, Nicola Sanson and especially Michel Antoine Baudrand, with whom he then remained in constant correspondence. Returning to Bologna, he was for long years secretary to Rinieri Marescotti; but, around 1675 or shortly thereafter, he went, perhaps several times, to Rome, and entered into relations with the famous De Rossi cartographic workshop, which then published most of his maps. By this time his reputation as a cartographer had been established, so much so that he was called upon by both Pope Innocent XI and the Duke of Modena and Reggio Francesco II d'Este, both of whom wanted him as their official cartographer. He chose the court of Francesco II, and in November 1685 he was appointed court geographer. From 1686 to 1689 he executed numerous maps of European countries and territories. He constructed by his own hand a world map and a celestial globe, which remained on display for some time in the atrium of the Biblioteca Estense in Modena. He died in Modena on November 30, 1695. Almost all the maps were included in the ' Mercurio Geografico, the well-known atlas published in Rome by the De Rossi family. The first edition of the ' Mercurio Geografico ' published 19 of his maps, along with others by Sanson and Baudrand. A two-volume second edition came out in 1692, which contained work he had done (88 maps, engraved by Antonio Barbey). Copperplate, some foxing, otherwise very good condition. Literature cfr. R. Almagià, ' Studi storici di cartografia napoletana, in “Archivio storico per le province napoletane”, 38 (1913), p. 645; A. Bonazzi, ' Il Mercurio geografico: il gioco e la differenza, in “Giacomo Cantelli: geografo del Serenissimo”, Bologna, 1995, p. 37-44 e 150-152; Bagrow ' 268; ' Phillips ' I 254-255; Shirley BL I, pp. 868-874. Cfr.