Stampe
Ettore Cosomati(Napoli 1873 – Milano 1960)
Il Duomo
250,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italia)
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Dettagli
Descrizione
(Napoli 1873 – Milano 1960)
Il Duomo
Xilografia su carta leggera trasparente color avorio
misure: mm immagine 302 x 398
Pittore e incisore italiano. Orfano di entrambi i genitori si trasferisce a Napoli presso lo zio Filippo Cosomati. Studia matematica e ragioneria, poi dal 1894 inizia a viaggiare per l'Europa. A Parigi si interesse alla musica, in Germania nel 1897 conosce l'acquafortista Bernhard Mannfeld (Dresda 1848 - Francoforte sul Meno 1925) che diviene suo maestro. Agli anni '90 risalgono dipinti a tempera e ad olio, la prima personale a Milano risale al 1923 e in questo stesso anno partecipa alla II Biennale di Roma. Collabora a riviste e giornali ma non abbandona mai l'incisione, nel 1935 la Galleria Pesaro di Milano pubblica un fascicolo con un programma di edizione di alcune cartelle illustranti l'Italia attraverso le sue interpretazioni xilografiche. Durante la Prima Guerra mondiale molte sue lastre vennero sequestrate e fuse a scopo bellico.
Mediante una prospettiva dall'alto che schiaccia la verticalità del Monumento l'autore rappresenta parte dell'abside esterno e il lato sinistro del Duomo così come si vede giungendo dall'attuale corso Vittorio Emanuele II. Il punto di vista ravvicinato esalta la massa dell'architettura che sembra quasi uscire dalla linea di contorno. Interessante è l'utilizzo della carta come elemento cromatico. L'anomalia dimensionale delle guglie e la sproporzione con gli edifici circostanti infonde un senso di fiaba alla composizione. Tiratura di 190 esemplari. In basso a sinistra è scritto: n 39/190 = II = Il Duomo; a destra la firma dell'autore. Il n II potrebbe indicare una seconda tiratura o più probabilmente una seconda tavola dedicata al Duomo.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione.
Bibliografia: A. Jelardi, Ettore Cosomati. Un artista di fama europea da San Marco dei Cavoti a Parigi, Francoforte, Zurigo, Londra e Milano, Realtà Sannita, 2019.
