Giovanni Leonardo Geruso, 1600

Bulino
misure: mm 369 x 245

Pittore, disegnatore e incisore italiano. Si trasferì a Roma nel 1590 dove divenne allievo di Cornelis Cort, e in seguito lavorò con Agostino Carracci. Fu un abile incisore a bulino; realizzò sia incisioni di invenzione che di traduzione da opere di Raffaello, Caliari, Barocci, Muziano, Giulio Romano e altri, caratterizzate da un segno netto, vigoroso, pulito, ma spesso piuttosto crudo. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all'incirca mille lastre.

Viene rappresentato un frate mendicante, Giovanni Leonardo Geruso, con una tazza nella mano sinistra accompagnato da due ragazzi. Il foglio appartiene ad una serie che è stata erroneamente chiamata Six Cries of Rome. Sebbene non datate, le opere sono ricondotte al 1600 per l'indicazione del privilegio sulla stampa 'Cum privilegio summi pontificis' e 'Superiorum permissu Romae Anno Iubilei', relativo all'anno giubilare 1600.
Impressione eccellente, nitida dai neri delicati su carta vergata coeva.
Ottimo stato di conservazione. Margini regolari oltre l'impronta del rame. Monogrammata in lastra a destra. Nel margine inferiore dedica a Hieronimo Aquila da parte dell'incisore, firma e indicazione del privilegio papale. Nel margine superiore a destra numero a penna "133".

Bibliografia: Kühn-Hattenhauer 1979 pp.129-33.