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Stampe

Edgar Degas(Parigi 1834 - Parigi 1917)

Danseuse mettant son chausson

1000,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Edgar Degas(Parigi 1834 - Parigi 1917)
Soggetto
Disegnatori
Stato di conservazione
In ottimo stato
Copia autografata
No
Originale
No

Descrizione

Edgar Degas
(Parigi 1834 - Parigi 1917)

Danseuse mettant son chausson

Acquaforte
misure: mm 178 x 177

Pittore, scultore e incisore francese annotato tra gli esponenti di spicco dell'Impressionismo. Nacque in una nobile famiglia francese e studiò giurisprudenza, una volta conseguita la laurea decise di seguire le sue aspirazioni artistiche e si registrò come copista al Louvre. Nel 1855 riuscì ad entrare all'École des Beaux-Arts, abbandonandola dopo solo sei mesi poiché sentiva soffocato quel suo linguaggio personale che aveva perfezionato nel tempo. Decise di recarsi in Italia per studiare ed avvicinarsi ai grandi del Rinascimento visitando varie città come Napoli, Roma, Assisi e Firenze. Tornato a Parigi, nel 1859 strinse amicizia con Édouard Manet, incontrato al Louvre, e si avvicinò alle istanze realiste e impressioniste. Partecipò a diversi Salon e alle mostre autonome degli impressionisti ma a differenza di questi non amò dipingere in spazi aperti e naturali, dipinse per lo più ambienti chiusi di una Parigi romantica, snob e a tratti decadente. Fu un abile incisore, esigente e sperimentatore, attratto dagli effetti di luce e di chiaroscuro che si potevano modulare modificando inchiostri, carte e sfruttando le varie tecniche.

In questa stampa l'artista raffigura un soggetto da lui molto amato e studiato: una ballerina. L'artista amava indagare, soprattutto agli esordi della sua carriera, le pose che le giovani ballerine assumevano durante un balletto o alle prove. L'intenzione era quella di riuscire a cogliere e rappresentare l'attimo in cui i corpi vengono distorti in equilibri disarmonici. Inizialmente Degas sceglie le pose in maniera anche fin troppo canonica, raffigurandole quando il balletto è nei suoi momenti di maggiore effetto. Ben presto abbandona questo sterile metodo di indagine e inizia ad interpretare i corpi delle ballerine in maniera più scientifica. In altre parole, il momento di raffigurazione prescelto non è più quello in cui si muovono con leggiadria e grazia a passo di danza, bensì quello in cui gli arti si «assestano», riconducendo a posizioni disarmoniche, persino grottesche. Degas, in effetti, era vivamente interessato alle attitudini dei corpi femminili. Egli non intendeva edulcorarli o idealizzarli, come altrimenti prescritto da una visione dell'arte che si andava stratificando da secoli, al contrario li coglieva in maniera drammaticamente realistica, obnubilandone la grazia e - anzi - mettendone spesso in risalto la goffaggine e i limiti fisici. Lo stesso soggetto appare in un'altra lastra incisa da Degas nel 1891 e raffigurante tre ballerine nude a riposo.

Nelle intenzioni originarie il soggetto doveva essere il contributo di Degas alle illustrazioni della raccolta di poemi di Mallarmé Le Tiroir de Laque. Incisione è eseguita su una lastra bisellata professionalmente, forse con l'intenzione di impiegare l'opera come illustrazione. La critica suggerisce di interpretare il carattere "non finito" della composizione come l'effetto dell'abbandono della sua esecuzione da parte di Degas. Esemplare nel II/II stato, dopo l'aggiunta di zone d'ombra soprattutto nell'area dei capelli, dell'aggiunta della gamba sinistra del panchetto e dei tratti che definiscono il piede. Tiratura successiva alla biffatura del rame. Delteil indica la tiratura in 150 esemplari fatta eseguire nel 1911 da Vollard.

Ottima impressione, foglio intonso.

Bibliografia: Delteil 36; Aldhémar 60; Sue Welsh Reed - Barbara Stern Shapiro, Edgar Degas: the painter as printmaker, Museum of fine art Boston, 1984, n 55.