Stampe
Emanuele Brugnoli (Bologna 1859 – Venezia 1944)
Chiesa di San Stae, 1922
500,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italia)
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Dettagli
Descrizione
misure: mm 440 x 325; foglio mm 642 x 477
Vedutista e incisore italiano. Si forma all'Accademia di Belle Arti di Bologna dove è allievo dello scenografo Valentino Solmi (1810-1877). Alla fine degli anni Settanta compie il primo viaggio a Venezia, l’incontro con questa città è fatale e Brugnoli la elegge a sua nuova dimora. Qui si specializza nell'acquerello riproducendo gli angoli e gli scorci dell’amata città. Nel 1861 si reca a Londra per l'Esposizione degli acquerellisti italiani e partecipa a numerose altre mostre sia all'estero che in Italia. Brugnoli viene ricordato anche per le sue numerose acqueforti caratterizzate da un tratto arioso e una cura maniacale per i particolari. Perfeziona uno stile personale che traduce sulla lastra le abbaglianti luci e le atmosfere poetiche della laguna che egli coglie con il suo occhio emozionato.
In questa stampa Brugnoli rappresenta la facciata e l'area antistante la Chiesa di San Stae situata nel Sestiere di Santa Croce e dedicata a San Eustachio, non rivolta come da tradizione verso est ma, cercando un effetto teatrale, verso il Canal Grande. Attraverso un tratto lungo e profondo, ponendo una minuziosa attenzione agli effetti chiaroscurali la facciata è immersa in un misterioso chiaroscuro, come se la luce mattutina non fosse ancora alta in cielo. La facciata si erge maestosa tripartita da un ordine gigante di semicolonne, doppio timpano ed elaborato rosone. Diverse statue animano e danno movimento alla facciata come la Fede, la Speranza ed il Redentore posti sulla sommità del timpano. Al centro della facciata si trova l'elaborato portone che culmina con un frontone a timpano spezzato sormontato da un gruppo marmoreo che raffigura la conversione di Sant'Eustachio. Nelle nicchie laterali le statue di Sant’Osvaldo e San Sebastiano sono sormontate, oltre la trabeazione, da due bassorilievi con le storie del martirio di Sant'Eustachio. Alcuni fedeli emergono dal buio del portone quasi fossero spettri, raffigurati in due gruppi nell'atto di uscire dalla chiesa chiacchiarano fra loro. Nell'angolo di destra l'ansa del canal Grande apre ad uno scorcio descritto in profondità, i profili degli edifici si confondono con le acque increspate e vibranti.
Impressione eccezionalmente curata e vibrante, dai forti contrasti chiaroscurali ottenuti con un sapiente impiego delle velature d'inchiostro eliminato nelle sole zone esposte alla luce. Notevole l'effetto grigio argenteo dell'atmosfera. Ottimo stato di conservazione, eccetto minimo foxing. Ampi margini oltre la battuta del rame, foglio intonso. A matita nel margine inferiore, oltre l'immagine: "20/." e "Brugnoli inc e inve 1922".
Bibliografia: A. M. Comanducci, Pittori italiano dell'Ottocento, Milano 1934.
Stato di conservazione: ottime