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Stampe

TABET, GIORGIO.

Cecina. Manifestazioni centenarie 1852 - 1952. Cecina 5 - 12 ottobre 1952.

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Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico (Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Incisori
TABET, GIORGIO.
Soggetto
Grafica contemporanea - (Risorgimento, Toscana)

Descrizione

Zincografica Firenze, Autorizzazione Questura di Livorno N. 5161 del 25.9.52. Manifesto in colore in offset, firmato a stampa in basso a sinistra (si legge "Tabot") , cm 69 x 98. Raro manifesto disegnato, promosso dalla cittadina di Cecina (Livorno) in occasione dei festeggiamenti centenari commemorativi del Risorgimento. Con lo stesso soggetto esiste anche una cartolina, più comune a reperirsi sul mercato. Giorgio Tabet (Genova, 1904 – Cecina 2002) nasce a Genova dall'ingegnere livornese Guido Treves e dalla piemontese Luisa, entrambi di ascendenza ebraica. Primogenito di una famiglia numerosa, a soli quattro anni manifestò una spiccata propensione per il disegno, tanto da indurre i genitori, quattro anni dopo, a iscriverlo alle lezioni private del pittore e illustratore Giuseppe Mazzoni. La sua formazione artistica si sarebbe poi completata, diversi anni dopo, a Milano, dove si trasferì nel 1926. Qui, grazie alla mediazione dello zio Sabatino Lopez, frequentò lo studio del pittore Giuseppe Palanti e si iscrisse a un corso di scenografia presso l’Accademia di Brera. Si laurea in giurisprudenza nel 1926. Nei primi tempi, a Milano, condivide lo studio con Michele Cascella. Sabatino Lopez lo introduce all'attività di illustratore ed entra in collaborazione con "Lidel", rivistamolto raffinata di costume e moda italiane, pubblicata, con uscita mensile, dal 1919 al 1935. Entra in contatto con Enrico Sacchetti, Marcello Dudovich, Filiberto Mateldi, Piero Bernardini, Sinopico, Sto. Collabora con "La Lettura", "L'Ambrosiano", "Il Secolo XX". Viene presentato a Eugenio Gara (futuro marito di Milly Dandolo), redattore capo de "L'Illustrazione Italiana" (Treves). Collabora al "Guerin Meschino" insieme con Manca, Bisi, e altri vignettisti, a "Comoedia". Tabet lavora di preferenza a mezzatinta o a penna, i rapidi schizzi ritraggono le personalità dell'epoca: autori, attori, artisti, uomini illustri, uomini di sport. Dal 1934 al 1936 collabora anche al "Corriere dei Piccoli". Conosce Maria Fahringer, attrice viennese, da cui avrà un figlio, Guido. Sempre negli Anni Trenta comincia la sua attività di illustratore editoriale: illustra alcune copertine della collana "Le scie" e circa ottanta copertine della collana "Omnibus" (Mondadori), inclusa la prima cover di "Via col vento"; alcune copertine dei Gialli Mondadori, de "Il romanzo mensile", di "Oggi", de "La Domenica del Corriere" e locandine di cinema. Negli Anni Quaranta sviluppa l'attività cartellonistica e pubblicitaria e negli anni Quaranta e Cinquanta illustra moltissime copertine per la “Biblioteca delle Signorine” (Salani) (fra queste i “Romanzi della Rosa” e i “Grandi Romanzi Salani”). É pittore e ritrattista. Sono noti i suoi ritratti di Anna Magnani e di Alida Valli, e di altre personalità del cinema e del teatro. Nel 1968 vince la seconda edizione del "Premio Illustrazione" istituito da “Epoca”. Muore a Cecina (Livorno) nel 2002. La personale tecnica di Tabet si fondò quasi esclusivamente sul costante confronto con le necessità illustrative che di volta in volta gli proponevano i suoi lavori. La sua è stata una produzione vasta ed eterogenea che, estendendendosi lungo l’arco di circa sessant’anni, ha opere di pittura, caricatura, fumetto e illustrazione, campo in cui raggiunse i risultati più notevoli (Fonte: Enciclopedia Treccani online e altre). Molto buono lo stato di conservazione. .
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