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Stampe

Lorenzo Viani(Viareggio 1882 - Ostia 1936)

Benedizione dei morti del mare, c. 1914

350,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Lorenzo Viani(Viareggio 1882 - Ostia 1936)
Stato di conservazione
In ottimo stato

Descrizione

Lorenzo Viani
(Viareggio 1882 - Ostia 1936)

Benedizione dei morti del mare, c. 1914

Matita
misure: cm 8,4 x 16,8

Pittore, scrittore e incisore italiano. Spinto da necessità economiche lavorò presso un barbiere dove conobbe personaggi illustri come Andrea Costa, Giacomo Puccini, Gabriele D'Annunzio e il pittore Plinio Nomellini. Quest'ultimo lo spinse a iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Lucca, nel 1904 venne ammesso alla Scuola di Nudo di Firenze dove seguì i corsi di Giovanni Fattori. Nel 1908 visita Parigi e vi resta per circa un anno. Negli anni successivi viaggia tra Viareggio e Parigi, frequenta ambienti anarchici e si avvicina al movimento futurista. Espone alla I Mostra del Novecento (1926), alle Biennali veneziane, alla III Mostra d’Arte Marinara di Roma (1929), vincendo premi e riconoscimenti. Gli emarginati e il lavoro, la sofferenza e l'umanità in generale sono i suoi soggetti prediletti. Raffigurati con crudo realismo, a volte persino in un'ottica caricata, ma senza nulla concedere mai alla lusinga della decorazione e della piacevolezza.

L'opera è uno studio in relazione al dipinto ad olio su tela, noto con il titolo: Benedizione dei morti del mare, 1914-16.  Oggi il dipinto, di dimensioni eccezionali cm 192x394 e premiato alla Biennale veneziana nel 1922, è conservato presso la GAMC di Viareggio, acquistato dal comune di Viareggio nel 1925. Il dipinto rappresenta per Viani un'opera cruciale: sintesi degli studi condotti dal vero, delle letture e delle ricerche condotte fino a quel momento. Moderno nel linguaggio e antico nel tema. Il dolore è qualcosa di sacro e, secondo Viani, proprio gli esseri umani più umili sono in grado di esprimere un sentimento così alto. Ci resta testimonianza del lungo lavoro condotto da Viani su questa composizione attraverso le xilografie alla ricerca di una "sintesi disperata", una "linea pura" così evidente anche in questo disegno. Così l'autore si è riferito al dipinto: Le vecchie donne dei pescatori aspettano da tante ore sui poggi aspri di pagliole recitando il rosario: nere sul fondo del mare cinereo sembrano vecchie polene spalmate di pece, relitti di un grande naufragio… (Lorenzo Viani, 1934). Nella scheda della GAMC si fa riferimento a uno schizzo a matita "la cui partitura e il tratto libero delle figure, stilisticamente, si direbbero derivati da quelle del Volto Santo, concordemente datato tra 1913-15".

Un tratto leggero e continuo da vita alla composizione drammatica e già ricca di phatos. La composizione presenta qualche differenza: al centro non si vede il bambino in fasce; altre si vedono gli stendardi ma non la croce; la vela sullo sfondo che nel dipinto è a sinistra, nel disegno è a destra; infine all'estrema destra si vede un gruppo di una figura con due bambini, uno in braccio l'altro ai piedi, nel dipinto viene scomposto in due gruppi di un anziano con un bimbo in braccio e due bimbi ai sui piedi. Il disegno proviene da un taccuino, reca lungo il lato sinistro la traccia della legatura, ed è applicato agli angoli ad un foglio di carta grezza grigia. In basso il n 215 a matita, forse una catalogazione. Al verso del disegno firma autografa a matita e altra firma a penna.

Ottimo stato di conservazione eccetto minimo ingiallimento e qualche piega ai soli angoli dovuto al montaggio. Al verso del foglio di supporto tracce di scotch.