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Stampe

Cesare Dandini (Firenze 1596 – Firenze 1657)

Apparato decorativo per immagine devozionale

1300,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Cesare Dandini (Firenze 1596 – Firenze 1657)
Soggetto
Cesare Dandini apparato decorativo cimasa santo
Lingue
Italiano

Descrizione

Sanguigna
misure: mm 138 x 223

Pittore italiano, fratello di Vicenzo e zio di Pietro entrambi pittori. Il suo apprendistato avviene nella bottega di Francesco Curradi (Firenze 1570 – Firenze 1661) uno dei più importanti artisti manieristi fiorentini del suo tempo, dopo tre anni entra in quella di Cristofano Allori (Firenze 1577 – Firenze 1621). Non trovando occasione di miglioramento artistico presso l'Allori si sposta presso la bottega di Domenico Cresti detto il Passignano (Passignano 1559 –Firenze 1638). Dandini nonostante l'impostazione rigida impartita da Passignano si distinguerà dagli altri artisti fiorentini per "effetti luministici e scintille di immaginazione pittorica" rintracciabili nelle sue opere. Egli si specializzerà in ritratti e nature morte ma anche pale d'altare e soggetti religiosi e trattò i soggetti con una maniera chiara, levigata e fredda.

In questo foglio l’autore propone un progetto per un monumento devozione, forse un tabernacolo o un monumento funebre. Entro un’elaborata cornice che si intuisce lignea, intagliata e dorata a forma di cimasa si trova un tondo dipinto. Il ritratto a tre quarti di un santo, un frate o un prelato, colto in posizione frontale con lo sguardo rivolto verso l'alto e le braccia aperte in segno di devozione e preghiera. Alle sue spalle volti di santi o angeli in un turbinio di nubi. Sopra la tela si vede il volto di un angelo con le ali dispiegate a completare il trionfo barocco. Agli estremi della cornice due coppe entro le quali ardono le fiamme. Tutta la composizione è studiata attentamente con un tratto nitido e deciso che accentua l'accuratezza descrittiva e la minuzia nei particolari. In basso nell'angolo destro a penna in grafia antica il monogramma C D. Tale monogramma, così come quello sui disegni degli altri pittori appartenenti alla famiglia Dandini, è stato apposto dal medico fiorentino Giovanni Targioni Tozzetti (Firenze 1712 - 1783). Marito di una delle figlie del pittore Ottaviano Dandini, ereditò i disegni di famiglia e ordinò la collezione in venti volumi che furono tuttavia  smembrati nell'Ottocento.

Ottimo stato di conservazione eccetto qualche piega e assottigliamenti della carta.

Bibliografia: Sandro Bellesi, Cesare Dandini, Torino 1996. Catalogo Sotheby's, 26.06.2007, Libri stampi e disegni, Milano.
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