Importante documento storico, raffigurante il porto di Ancona il giorno 29 settembre 1860, il giorno in cui la città venne conquistata dalla Marina Italiana.Dipinto ad olio su carta applicato su tela, privo di firma. In basso a destra l'iscrizione "Ancona il 29 settembre 1860". L'opera raffigura il porto subito dopo la fine della battaglia, devastato dai cannoni, come dimostrano le numerose pietre sul molo. La bandiera italiana è piantata sul molo, vicino al faro, e fa bella mostra anche in uno dei vascelli. Numerose figure in uniforme sono rappresentate, tra l'altro in maniera molto accurata. Anche il disegno delle navi militari è piuttosto accurato.Ipotizziamo che il dipinto sia opera di un artista a seguito della Marina Militare, proprio per l'accuratezza del disegno die particolari. Di seguito un'accurata descrizione degli eventi realtivi:31 Agosto 1860 Golfo di NapoliGiuseppe Garibaldi ha conquistato la città, che lo ha accolto trionfalmente metre al largo incrocia la squadra navale Sarda, al comando dell'ammiraglio Carlo Pellion di Persano. La ragion di stato ferma Garibaldi, che vorrebbe subito Roma, e fa convergere le foze Sarde verso umbria e Marche. Un telegramma del ministro Cavour chiama l'ammiraglio a intervenire via mare a supporto dell'azione che i generali Fanti e Cialdini porteranno via terra. Negli stessi giorni, dal 8 al 12 settembre è anche previsto che scoppiera un movimento insurrezionale in quelle terre.Persano valuta l'impresa: comunica a Cavour che abbisogna di cannoni rigati, di completare gli equipaggi delle navi Borboni che si sono unite alla squadra e, sopratutto, non far emacare le provviste di carbone. Egli è ben conscio di non avere alcun appoggio nell'alto adriatico e, anzi, vi è la forte avversione dell'impero austroungarico.L'11 settembre la squadra lascia Napoli mentre, a nord, il generale Fanti varca i confini pontifici.con 2 corpi d'armata. Al suo comando sonoPirofregata Maria Adelaideammiraglia di Persano ad Ancona: 3484 tonn d dislocamento, costruita a i cantieri genovesi di Foce nel 1859 e con un apparato motore di ben 2255CVPirofregata Vittorio Emanuelecostruita a i cantieri genovesi di Foce nel 1856, 3126 tonn di dislocamento e 1488 CV di potenzaPirofregata Carlo Albertocostruita nei cantieri inglesi Smith di Newcastle nel 1853. 3283 tonn di dislocamento e 400 Cv di potenzaCorvetta a Ruote Costituzione costruita nei cantieri inglesi Picher Nort nel 1849. 2170 tonn di dislocamento e 400 Cv di potenzaCorvetta a Ruote Governolocostruita nei cantieri inglesi Picher Nort nel 1849. 1700 tonn di dislocamento e 450 Cv di potenzaAvviso a ruote Mozambanocostruita in inghilterra nel 1841 per la Marina Mercantile Napoletana, nel 1849 fu acquistato dalla Marina Sarda.900 tonn di dislocamento e 200 CV di potenzaInoltre si uniranno, davanti al porto dorico, la fregata San Michele, il brigantino Azzardoso e i piroscafi Tanaro e Conte di Cavour. ed il giorno 16 è in vista del promontorio del Conero. Persano manda la "costituzione" in esplorazione che riferisce la mancanza di navi da guerra. l'ammiraglio di rige per Rimini dove ha un appuntamento con il ge. fanti per coordinare la presa della città. Non riuscirà a contattarlo ne qui ne a Senigallia: il Fanti sta portando gli uomini al limite per il loro scontro piu importante:Csstelfidardo. Il giorno 18, infatti, il Fanti e il gen La Morciere si affronteranno per il destino dello stato pontificio. La vittoria arride aipiemontesi e l'esercito Pontificio si rifuggia in Ancona.Ma Persano non è uomo da attendere gli eventi e contatti l'esercito proprio a castelfidardo, riuscendo a concordare i piani per l'assedio della città. Il porto era ottimamente difeso, protetto dalla lanterna fortificata a sud e dal lazzaretto a nord, riparato dagli elementi grazie al gomito del Conero e del Guasco. Specialmente la Lanterna, casamatta armata su tre linee di fuoco e nove cannoni, donati dall'impretatore d'Austria Francesco Giuseppe a papa Pio IX e al . Importante documento storico, raffigurante il porto di Ancona il giorno 29 settembre 1860, il giorno in cui la città venne conquistata dalla Marina Italiana.Dipinto ad olio su carta applicato su tela, privo di firma. In basso a destra l'iscrizione "Ancona il 29 settembre 1860". L'opera raffigura il porto subito dopo la fine della battaglia, devastato dai cannoni, come dimostrano le numerose pietre sul molo. La bandiera italiana è piantata sul molo, vicino al faro, e fa bella mostra anche in uno dei vascelli. Numerose figure in uniforme sono rappresentate, tra l'altro in maniera molto accurata. Anche il disegno delle navi militari è piuttosto accurato.Ipotizziamo che il dipinto sia opera di un artista a seguito della Marina Militare, proprio per l'accuratezza del disegno die particolari. Di seguito un'accurata descrizione degli eventi realtivi:31 Agosto 1860 Golfo di NapoliGiuseppe Garibaldi ha conquistato la città, che lo ha accolto trionfalmente metre al largo incrocia la squadra navale Sarda, al comando dell'ammiraglio Carlo Pellion di Persano. La ragion di stato ferma Garibaldi, che vorrebbe subito Roma, e fa convergere le foze Sarde verso umbria e Marche. Un telegramma del ministro Cavour chiama l'ammiraglio a intervenire via mare a supporto dell'azione che i generali Fanti e Cialdini porteranno via terra. Negli stessi giorni, dal 8 al 12 settembre è anche previsto che scoppiera un movimento insurrezionale in quelle terre.Persano valuta l'impresa: comunica a Cavour che abbisogna di cannoni rigati, di completare gli equipaggi delle navi Borboni che si sono unite alla squadra e, sopratutto, non far emacare le provviste di carbone. Egli è ben conscio di non avere alcun appoggio nell'alto adriatico e, anzi, vi è la forte avversione dell'impero austroungarico.L'11 settembre la squadra lascia Napoli mentre, a nord, il generale Fanti varca i confini pontifici.con 2 corpi d'armata. Al suo comando sonoPirofregata Maria Adelaideammiraglia di Persano ad Ancona: 3484 tonn d dislocamento, costruita a i cantieri genovesi di Foce nel 1859 e con un apparato motore di ben 2255CVPirofregata Vittorio Emanuelecostruita a i cantieri genovesi di Foce nel 1856, 3126 tonn di dislocamento e 1488 CV di potenzaPirofregata Carlo Albertocostruita nei cantieri inglesi Smith di Newcastle nel 1853. 3283 tonn di dislocamento e 400 Cv di potenzaCorvetta a Ruote Costituzione costruita nei cantieri inglesi Picher Nort nel 1849. 2170 tonn di dislocamento e 400 Cv di potenzaCorvetta a Ruote Governolocostruita nei cantieri inglesi Picher Nort nel 1849. 1700 tonn di dislocamento e 450 Cv di potenzaAvviso a ruote Mozambanocostruita in inghilterra nel 1841 per la Marina Mercantile Napoletana, nel 1849 fu acquistato dalla Marina Sarda.900 tonn di dislocamento e 200 CV di potenzaInoltre si uniranno, davanti al porto dorico, la fregata San Michele, il brigantino Azzardoso e i piroscafi Tanaro e Conte di Cavour. ed il giorno 16 è in vista del promontorio del Conero. Persano manda la "costituzione" in esplorazione che riferisce la mancanza di navi da guerra. l'ammiraglio di rige per Rimini dove ha un appuntamento con il ge. fanti per coordinare la presa della città. Non riuscirà a contattarlo ne qui ne a Senigallia: il Fanti sta portando gli uomini al limite per il loro scontro piu importante:Csstelfidardo. Il giorno 18, infatti, il Fanti e il gen La Morciere si affronteranno per il destino dello stato pontificio. La vittoria arride aipiemontesi e l'esercito Pontificio si rifuggia in Ancona.Ma Persano non è uomo da attendere gli eventi e contatti l'esercito proprio a castelfidardo, riuscendo a concordare i piani per l'assedio della città. Il porto era ottimamente difeso, protetto dalla lanterna fortificata a sud e dal lazzaretto a nord, riparato dagli elementi grazie al gomito del Conero e del Guasco. Specialmente la Lanterna, casamatta armata su tre linee di fuoco e nove cannoni, donati dall'impretatore d'Austria Francesco Giuseppe a papa Pio IX e al . Cfr.