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Stampe

Vico Enea (1523-1567)

Amphitheatri Veronen. diligens & accurata delineatio, quod ludis publicis, gladiatorio muneri, et ferarum venationib. exhibendis, Imp. Caes. Aug. suasu, post bella civil. pace Pop. Ro. terra mari(que) parta nobilissima colonia Verona, opere rustico, in foro boario extra Urb. moenia, aere publico collocavit.

1560

900,00 €

Ex Libris s.r.l. Libreria Antiquaria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1560
Luogo di stampa
Roma
Incisori
Vico Enea (1523-1567)

Descrizione

Incisione originale su rame (cm. 48x33). Carta vergellata. Due minuscoli forellini di tarlo nella parte superiore dell’inciso, altrimenti esemplare in ottimo stato di conservazione rifilato alla battuta del rame. Imprint entro cartiglio nella parte destra inferiore dello specchio di stampa: ‘Romae Anno M.D.LX. Anton. Lafrerii Sequani formis ad genitivum archetypum fidelissime expressa’. Primo stato di tre. Rubach, n. 279. Affascinante veduta dell’Arena di Verona, uno degli anfiteatri antichi giunto a noi con il miglior grado di conservazione, la cui costruzione sarebbe da collocare in età giulio-claudia e cioè nel I Secolo d.C. Antoine Lafrery (Antonio Lafreri nella forma italianizzata), incisore, editore e mercante di stampe curò la pubblicazione tra il 1544 ed il 1575 di una serie di circa 200 incisioni - raffiguranti perlopiù monumenti ed antichità romane ed opera di diversi autori - nota come ‘Speculum Romanae Magnificentiae’. Le stampe erano poste in vendita sia singolarmente che sotto forma di raccolta con un numero spesso variabile di fogli. Dal 1574 iniziò a circolare anche una tavola-frontespizio dello ‘Speculum’, attribuita a Etienne Duperac. Successivamente, tra il tardo Cinquecento ed il Settecento, i rami lafreriani conobbero tirature posteriori con l’imprint di vari editori ed il contributo di diversi incisori. Inoltre lo ‘Speculum’ fu ampliato nel tempo mediante l’aggiunta di altre tavole il cui minimo comune denominatore appare quello di riprodurre opere antiche e moderne di Roma.