In 8° (18,5×11,4 cm); (2 antiporta figurata, incisa da J. Grimm che riproduce un paesaggio alpino svizzero ideale ispirato dallopera di Haller con il suonatore di corno delle Alpi riposato sotto un albero e le cime coperte dai ghiacciai, popolate solo da camosci), (10), (2 il ritratto di Haller inciso da Isaak von Steiger e David Herrliberger), 114, (2 b.), 24, (2) pp. Tutte le copie censite che abbiamo potuto visionare, differiscono dal nostro esemplare per il numero di pagine. Xilografia animata al frontespizio. Testatine e finalini, alcuni animati. Bellissima ed elegante legatura coeva in cartoncino rigido foderato con magnifica carta a motivi floreali in oro e con coloritura a mano in rosso e toni verdi, qualche lieve strappetto e segno del tempo ma nel complesso in buone condizioni di conservazioneTagli spruzzati in rosso. Alla prima carta bianca antica nota di proprietà settecentesca Sol. Wolphij, 1736, Nunc Conradi Suizeri V. D. M.. Ritratto di Haller inciso di Isaak von Steiger da David Herrliberger. Allultima carta bianca, in bellissima grafia antica, una nota bibliografica ed un componimento poetico. Haller finanziò in anticipo la stampa di questa seconda edizione. Nel 1736 commissionò altre due stampe di questa edizione speculando, probabilmente, sul crescente successo del volume e sullaumento di richieste dello stesso, non a caso, mantenendo, sul frontespizio, la data del 1734 anche per ledizione del 1736 che però vede aggiunte, prima dellultima carta di errata, altri componimenti. Ledizione in nostro possesso dovrebbe essere la prima stampa della seconda edizione vera e propria, notevolmente aumentata rispetto alla prima edizione del 1732. Anche di questa edizione, come della prima, vennero tirate pochissime copie. Una delle seconde tirature della prima edizione vide le 138 pagine di testo numerate con numerazione susseguente e non come nel nostro esemplare con il famoso distacco fra le 114 pagine e le 24 pagine stampate secondo la tradizione bibliografica, a parte. Fra gli esemplari della seconda edizione stampati con nel 1734 vi sono variazione nelle pagine non numerate poste allinizio ed alla fine del volume ma solitamente, queste differenze sono dovute al fatto di come sono rilegate queste pagine e a come sono valutate le tavole fuori testo, alcune volte contate in numerazione ed altre no. Sembra che in questa edizione, il componimento Sullorigine del male presente dopo pagina 114, sia stato stampato singolarmente a Berna ma che questa parte venne tirata con un tale numero di errori che Haller fu costretto a correggere il testo a mano allegando un foglio a parte, alla fine delle copie. Allinizio del componimento Sullorigine del male è presente una bella testatina animata con una bella veduta di una cascata. Allinterno delle ultime 24 pagine con numerazione a se, sono presenti numerose note a matita a lato del testo, nellultima carta, come già detto, a china, una nota bibliografica antica ed un componimento poetico in ultima facciata, in lingua tedesca. Albrecht von Haller (Berna, 16 ottobre 1708 Berna, 12 dicembre 1777) fu uno dei medici più famosi dei suoi tempi ma fu anche un apprezzato poeta. Studiò medicina a Tubingia prima e poi a Leida dove si laureò nel 1727 e fra i suoi colleghi di studio ebbe Johann Christoph Bohl. Grande appassionato di montagna, nel 1728 compì un lungo viaggio attraverso le Alpi insieme al suo amico connazionale e famoso medico e naturalista, Johannes Gessner, durante il quale approfondì due delle sue passioni più grandi la poesia e la botanica. Nel 1729 è a Basilea dove segue i corsi di matematica del grande matematico Johann Bernoulli. Lo stesso anno ritorna a Berna dove istituisce il teatro anatomico cittadino. Nel 1732 pubblicò la sua opera poetica più importante, appunto, i suoi Versuch von Schweizerischen nei quali descrive gli ambienti bucolici montani da lui visitati elogiando la vita vissuta in montagna e contrapponendola ai corrotti costumi cittadini arrivando alla sicurezza che solo nella natura alpina si può veramente vedere lopera divina. La sua carriera medica proseguì poi a Gottinga fino al 1753 dove fondò listituto danatomia ed il giardino botanico. In seguito si trasferì a Berna dove assunse la carica di intendente del palazzo comunale prima e poi di direttore delle saline e vicebalivo di Aigle. Nel 1764 acquistò il feudo di Goumoens-le-Jux. Il suo nome è legato a diverse scoperte in campo medico ma apprezzatissime, sono ancora oggi, i suoi componimenti dedicati alla montagna. Opera assai rara, in bellissima legatura coeva ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Biblioteca di Monaco, esemplare digitalizzato; Lonchamp 1376; Spiess-Schaad 4.10 (Porträt Steigers) und 7.7 (Frontispiz); vgl. Lundsgaard-Hansen 551 und 552 che descrive due edizioni con numero di pagine differenti; Bibliotheca Halleriana 29 che specifica di come si tratti della prima stampa della seconda edizione, notevolmente aumentata rispetto alla prima edizione del 1732; WG 599,2; Goed. IV/I,24,2b.