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Libri antichi e moderni

Nansen Fridtjof

VERS LE POLE traduit et abrege par Charles Rabot, 200 illustrations d'apres les Photographies et les dessinsde l'explorateur.

ERNEST FLAMMARION, 1897

35,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1897
Luogo di stampa
PARIS
Autore
Nansen Fridtjof
Editori
ERNEST FLAMMARION
Soggetto
NANSEN PREMI NOBEL
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8°; VIII, 424 pp. 200 illustrations d'apres les photographies et les desins de l'explorateur. Ampiamente illustrato. Bella legatura coeva in mezza pelle con titolo e filettatura in oro al dorso che si presenta con 4 nervi. Piatti foderati con carta blu coeva. Qualche strofinatura alla legatura. Prima edizione francese di questa celebre spedizione polare del grande viaggiatore norvegese Fridtjof Nansen che oltre ad essere considerato fra i fondatore della moderna scienza di studio delle regioni polari, ebbe un ruolo importante nella nascita delle Nazioni Unite e vinse anche il premio Nobel. L'opera si presenta all'interno in ottime condizioni di conservazione e illustrata da 200 incisioni alcune delle quali anche a piena pagina.Un capitolo e dedicato al ritrovamento di vari fossili.La spedizione, composta da 6 persone, partì il 9 maggio 1888 e, dopo alcuni ritardi dovuti alle condizioni dei ghiacci sulla costa groenlandese, il 15 agosto iniziò l'attraversamento dell'isola partendo dal fiordo di Gyldenlöve. Il 12 ottobre i sei arrivarono a Godthab, sulla costa occidentale. In tutto erano stati percorsi circa 560 km, giungendo fino a 3.000 m s.l.m. di quota. I sei tornarono in Norvegia nella primavera del 1889. L'osservazione delle correnti durante la navigazione nei mari della Groenlandia, ed il ritrovamento di alcuni reperti di un naufragio, fecero sì che Nansen si convincesse dell'esistenza di una corrente artica, che dalla Siberia fluiva verso il Polo Nord e da lì verso la Groenlandia. Per dimostrarne l'esistenza fece costruire una nave, la Fram e il 24 giugno 1893 salpò da Christiania, l'attuale Oslo, per raggiungere il Polo Nord dalle isole della Siberia, facendosi sospingere dall'ipotizzata corrente. La nave, attrezzata con viveri per sei anni e carburante per otto, fu appositamente lasciata andare alla deriva fino ad essere imprigionata dai ghiacci. Ben presto, divenne però chiaro che il movimento della nave era troppo lento; il 14 marzo del 1895 Nansen, accompagnato da Fredrik Hjalmar Johansen, abbandonò la nave utilizzando delle slitte trainate da cani e dei kayak, e decise di tentare di raggiungere il polo a piedi. Durante la marcia i due incontrarono condizioni meteorologiche pessime, e giunti alla latitudine di 86° 14' N decisero di abbandonare il tentativo e di marciare verso la Terra di Francesco Giuseppe. Fino a quel momento nessun altro uomo era giunto così vicino al Polo Nord. I due furono costretti a trascorrere l'inverno sull'isola, in condizioni difficilissime; nell'estate del 1896, incrociarono fortunosamente una spedizione britannica guidata da Frederick George Jackson, che li rimpatriò il 13 agosto dello stesso anno. Una settimana dopo anche la Fram (sulla quale era rimasto il resto dell'equipaggio mentre Nansen e Joahnsen provavano a raggiungere il Polo via terra) rientrò in patria.