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Libri antichi e moderni

[Depero, Fortunato - Baldassini, Guglielmo - Cisari, Giulio - De, Carolis, Adolfo - Dudovich, Marcello - Fratino, Cesare - Greppi, , Giovanni - Maggioni, Nino - Magrini, Adolfo - Marussig, Pietro, - Zanetti, Giuseppe Miti - Nizzoli, Marcello - Parmeggiani, Car, Lo - Sacchetti, Enrico - Scolari, Giovanni - Sinopico, Primo - S, Troppa, Mario - Zampini, Mario]

Veni · vd · Vici.

Giuseppe Verzocchi,, 1924

1300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1924
Luogo di stampa
[Milano],
Autore
[Depero, Fortunato - Baldassini, Guglielmo - Cisari, Giulio - De, Carolis, Adolfo - Dudovich, Marcello - Fratino, Cesare - Greppi, , Giovanni - Maggioni, Nino - Magrini, Adolfo - Marussig, Pietro, - Zanetti, Giuseppe Miti - Nizzoli, Marcello - Parmeggiani, Car, Lo - Sacchetti, Enrico - Scolari, Giovanni - Sinopico, Primo - S, Troppa, Mario - Zampini, Mario]
Pagine
pp. [8] di peritesto in carta patinata, 34 carte diverse di tavole a colori al recto ed altrettante veline parlanti, una carta finale con xilografia a colori di Marussig, sguardie originali in carta bianca muta; testo impresso in arancione.
Editori
Giuseppe Verzocchi,
Formato
in 8°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Libri Illustrati e d'Artista Futurismo
Descrizione
legatura editoriale in cartonato goffrato color avorio, illustrato ai due piatti da una xilografia di Parmeggiani, contenuto in astuccio con illustrazione di Depero.
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Strappo al dorso del cofanetto, ma nel complesso ottimo esemplare. Lussuosissimo ed avveniristico catalogo dello stabilimento Verzocchi e De Romano, produttore di mattoni refrattari con sede legale a Milano ma stabilimento a La Spezia: «un’originale impresa editoriale che costituisce un “unicum” nella storia della pubblicità» (Pallottino). Il fondatore e amministratore dell’azienda, l’imprenditore illuminato, mecenate e collezionista d’arte Giuseppe Verzocchi (la sua collezione orna oggi le sale di Palazzo Romagnoli a Forlì), sceglie la strada della qualità (tipo)grafica per «offrire ai consumatori di mattoni refrattari qualcosa che non fosse facilmente gettato nel cestino», dando un racconto per immagini affidate a un “pool” dei migliori illustratori dell’epoca (Baldissini, Cisari, De Carolis, Depero, Dudovich, Fratino, Greppi, Magrini, Maggioni, Marussig, Miti Zanetti, Nizzoli, Parmeggiani, Scolari, Sacchetti, Sinopico, Stroppa, Zampini) e confezionando il tutto in un’edizione di rara perfezione tipografica, stampata in tiratura limitata ad personam. Spiccano su tutte le coloratissime tavole di Depero, ben tre, quelle di Marussig, Sinopico (sempre tre), Nizzoli e Scolari. Il titolo del catalogo gioca sul motto latino «veni vidi vici» e le iniziali della ditta Verzocchi & De Romano, «V&D». -- -- «Nelle tavole interne, per comunicare la resistenza fisica del mattone, insensibile ai colpi e alle fiamme, Depero trova congeniale il recupero delle figure approntate nel 1921-1922 per il Cabaret del Diavolo: in una rappresenta “I martellato”; un un’altra prende a prestito dalla “Danza dei diavoli” (1922) tre diavoletti immersi tra le fiamme a reggere un enorme mattone; in una terza alla figurazione sostituisce lo slogan “All’inferno non si bruciano. Gli uomini d’acciaio non li spezzano”, con implicito riferimento alle figure delle altre tavole. [.] Nell’incessante contaminazione tra esperienze che caratterizza l’attività di Depero, alcuni aspetti di questo catalogo, piuttosto vario anche nei caratteri, nei colori e nel tipo di carta utilizzata, hanno forse contribuito a una sua riflessione in direzione del libro-oggetto, pensato come prodotto editoriale, non canonico, non effimero, con un’accentuata rilevanza oggettuale, tattile-visiva e, nel caso del libro [imbullonato] “Depero futurista”, anche pubblicitaria. Proprio in quest’ultimo volume viene riportata una réclame che esalta il volume di Verzocchi come “l’opera italiana del genere più commentata e recensita in Italia e all’estero, merito delle tavole di Depero, “le più colorate, le più geniali, le più violente e pubblicitarie”» (Federico Zannoner in «Depero pubblicitario»). Jentsch, Libri d’artista, n. 26; Pallottino, Storia dell’illustrazione italiana, 2020, p. 343; Depero pubblicitario (2007), nn. 30-32