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Libri antichi e moderni

Papini Giovanni

Un uomo finito

Libreria della Voce (Vallecchi), 1919

30,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1919
Luogo di stampa
Firenze
Autore
Papini Giovanni
Editori
Libreria della Voce (Vallecchi)
Soggetto
Letteratura italiana del '900
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-8°, pp. (8), 303 + 24 di catalogo della Libreria della Voce, brossura editoriale gialla a stampa nera. Buon esemplare in barbe. Allegato ritaglio di giornale con una recensione del volume scritta da Emilio Cecchi. Reimpressione (6° migliaio; la prima edizione è del 1913) del capolavoro di Papini, nonché uno dei libri più significativi del '900 italiano, resoconto di un tormentato e vorticoso autodidattismo che portò l'autore fiorentino, poco più che trentenne, a rubricarsi già come 'uomo finito', in una confessione orgogliosa eppure sincera e struggente al contempo. Fu forse pensando a questo libro che Borges, in una sua conversazione milanese a casa di Eugenio Montale, ebbe a dire che Papini era l'autore italiano del '900 che maggiormente lo interessava, soggiungendo (in un pieno riscatto dalle ingenerose valutazioni della critica postuma): 'Il solo torto di Papini fu quello di essere inguaribilmente poeta'. E Mircea Eliade: 'Nessuno nel nostro secolo, neppure André Gide, ha affrontato tante esperienze e lottato su tanti fronti. E mentre Gide non poteva mai astenersi da quel concetto di malintesa 'gratuità', Papini si immedesimava tutto in quello che faceva al momento. Amava e odiava con passione, con ogni fibra del suo corpo, a riprova di una vitalità e di uno spessore spirituale rari'.
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