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Libri antichi e moderni

Rota Ettore Su Giulio Alberoni E Pietro Tosini

Un prezioso CONSENSO al PROGRAMMA ANTITEDESCO di G. ALBERONI. Estratto originale dall"Archivio Storico Italiano n. 353, a. XCIII, 1935, I, 1. Alla prima pag. DEDICA AUTOGRAFA FIRMATA dell'Autore al collega prof. Silvio PIVANO.

1935

30,00 €

Le Colonne Libreria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1935
Luogo di stampa
Firenze
Autore
Rota Ettore Su Giulio Alberoni E Pietro Tosini
Soggetto
Nazionalisti italiani del '700 - Antigermanici
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8° (cm. 245 ca.), pp. 18 (da p. 83 a p. 100). Brossura editoriale rimforzata da graffe. Bordi ingialliti ALBERONI (Fiorenzuola d'Arda 1664 - Piacenza 1752), cardinale, era stato primo ministro favorito alla corte borbonica di Spagna e si era adoperato per la riconquista di Sardegna e Sicilia nel 1717; tornato in Italia ricoprì importanti incarichi nell'amministrazione pontificia, fra cui quello di legato in Romagna. Pietro TOSINI, abate bolognese, spirito indipendente, riteneva l'talia "sempre il paese più cospicuo del mondo", e che "i Tedeschi si sono arricchiti e ingentiliti con i nostri tesori e la nostra dottrina" irradiata dalla Studio di Bologna; come Alberoni, negò i diritti dell'Impero sulla Penisola; fu nei Paesi Bassi dal 1713 e nel 1718 pubblicò "La libertà dell’Italia illustrata a suoi prencipi e popoli". ROTA, milanese, docente a Pavia, confutò la tesi che il governo austriaco avesse favorito la rinascita economica milanese nel Settecento, mise in evidenza il diffuso scontento della borghesia lombarda. Come estratto è ignoto a SBN.