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Libri antichi e moderni

Castrucci Raffaello

Trattato del Sacramento dell' Eucarestia dell'eucaristia del r.p. abbate don Raffaello Castrucci della Congregation Casinese; composto per confermare alcuni, che infettati d'heresia; son tornati per gratia del Signore, & per questa dottrina alla uerità catholica. Con un trattato dell'istesso auttore in lode della morte per essortare i fedeli a disporsi al ben morire

appresso Bolognino Zaltieri, 1569-1570

350,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1569-1570
Luogo di stampa
Venezia
Autore
Castrucci Raffaello
Editori
appresso Bolognino Zaltieri
Soggetto
Dispute e polemiche religiose, Riforma e controriforma, Sacramenti e tanatologia
Descrizione
*Vellum
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

In-4° (205x147mm), legatura in piena pergamena floscia muta posteriore con nervetti passanti ai dorsi. Pp (8), 88, (8), all' antiporta bella incisione a piena pagina, entro cornice archittetonica, raffigurante l'Ultima Cena, espressivi capolèttere animati. Al verso dell'ultima carta colophon con registro e indicazione di stampa antecedente di un anno a quella del frontespizio. Più che buon esemplare fresco e marginoso. Prima e unica edizione di quest' opera dedicata al Mons. Giovanni Morone cardinale amplissimo dalla Badia di Fiorenza a X. Di Giugno. MDLXIX. Seguono: a p. 53 l'Homelia . In lode della Morte ed a p. 73 il Sermone del glorioso Martire et Dottore San Cipriano recitato al popolo in tempo di peste. Interessante la dedica al cardinal Morone, a quel tempo già inquisito, condannato, arrestato per ordine del S. Ufficio, il 31 maggio 1557, e rinchiuso in Castel S. Angelo. Di sicuro interesse il trattatello tanatologico in cui con abili strategemmi retorici si tenta di rovesciare la visione popolare e pagana della gran mietitrice come entità terrificante, cupa e tenebrosa sostituendola con una visione ieratica quasi gioiosa di fuoriuscita dalla prigione corporale e ricongiungimento dell'anima alla purezza divina in ultima analisi grazie a Cristo visto come morte della morte. Curiosamente l'autore assume posizioni protoanimaliste stigmatizzando lo sfruttamento degli animali (anche dei bachi da seta!) a fini di diete e condotte smodate e atteggiamenti viziosi. Raffaello Castrucci, monaco cassinese alla Badia di Firenze di cui si hanno scarse notizie eccetto l' anno di morte (1574); nel 1567 ha tradotto in italiano il Trattato di S. Cipriano di Erasmo.