Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Pecchi [Pecchio] Francesco Maria

Tractatus de Aquaeductu. Quomodo constituatur, Ex quibus Aquis, Quot modis, Quis possit constituere, De Praescriptione decennali, vicennali, & immemorabili. De Possessorio, & Petitorio in materia Aquarum. Opus curiosum, et valde exoptatum. Omnibus Iurisprudentiae Professoribus in foro versantibus ad quotidianas Aquarum controversias iuste dirimendas utile, ac necessarium.

Ex Officina Haeredum Caroli Francisci Magrij, 1681-1707

1350,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1681-1707
Luogo di stampa
Ticini Regii
Autore
Pecchi [Pecchio] Francesco Maria
Editori
Ex Officina Haeredum Caroli Francisci Magrij
Soggetto
Giuridica, Diritto delle acque, Acquedotti
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

4 parti in 2 voll. in-folio (344x225mm), pp. 4, (12) di indice, 252, (42) di indice bicolonne; (16), 336; legatura coeva p. pergamena rigida con titolo manoscritto in antico su dorso a 4 nervi rilevati. Testatine, capilettera e finalini ornati incisi in xilografia. Numerose incisioni xilografiche, sia intercalate n.t. che f.t., alcune delle quali ripiegate o incise su doppio foglio, con raffigurazioni di corsi fluviali e di opere di idraulica. Testo bicolonne. Qualche sporadica gora e fioritura. Bell'esemplare. Seconda edizione della prima e della seconda, prima edizione della terza e della quarta parte (il primo libro non reca l'anno di stampa al frontespizio, ma è del 1707; il secondo reca l'indicazione del 1707; il terzo è nell'edizione originale del 1681, dello stesso stampatore, mentre il quarto, anch'esso in edizione originale, ['nunc primum in luced editum'] è del 1686) della più importante opera di diritto delle acque del XVII secolo, monumentale trattato sugli acquedotti, i canali ed i corsi d'acqua, la regolazione dei fiumi, l'idraulica, i trasporti fluviali, i laghi, ecc., pubblicato sotto gli auspici del Senato di Milano. Dell'opera (la cui edizione originale apparve tra il 1670 e il 1686) largamente si avvalse Gian Domenico Romagnosi nei suoi trattati intorno “Alla ragione civile delle acque“ e da essa fece iniziare il moderno diritto delle acque il noto giurista Sebastiano Gianzana. Il Pecchi, o Pecchio (Battuda, Pavia, 1639-Pavia, 1692) fu professore di diritto canonico a Pavia dal 1659 al 1687 ed Arcidiacono della Cattedrale pavese, nella quale è sepolto; il suo nome ha rinomanza nella storia della giurisprudenza soprattutto in quanto padre della moderna legislazione sulle acque con il presente trattato e per l'altra sua estesa opera 'Tractatus de Servitutibus in genere'. ”Questi è per me il vero inauguratore del giure sulle acque. Fu egli invero che radunò i materiali sparsi nei varii statuti, nelle singolari decisioni dei giureconsulti e dei magistrati municipali e collegandole in un sistema. Disciplinò i rapporti nascenti dalle acque in modo che l’interesse particolare avesse il suo tornaconto, il sociale conseguisse il suo scopo. [leggendo le opere di lui] ciascuno potrà a meno di ammirare la potenza di quella mente, la quale nel dubbio difficilmente errò, gettandosi facilmente nel lato ove stava il senno comune.” (Gianzana). Fontana, Bibliotheca Legalis, II, 68-69. Riccardi, II, 254: 'Emporio ricco, ma poco ordinato, di cognizioni utili al giureconsulto ed al tecnico relative alla scienza delle acque'. Sapori, I, 2272. Sotheran, First Supplement, 6874: 'Rare'. Cfr. Mariano Mariani, F. M. P., Pavia, 1898. Mixed copy of the first and second editions. Complete.