Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Camerarius Johann Rudolph

Sylloges memorabilium medicinae et mirabilium naturae arcanorum centuriae 20. Studio & labore Joannis Rudolphi Camerarii, . Editio altera, emendata, & quatuor centuriis postumis aucta.

sumptibus Joh. Georg. Cottae, bibliop.,, 1683

900,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1683
Luogo di stampa
Tubingae,
Autore
Camerarius Johann Rudolph
Editori
sumptibus Joh. Georg. Cottae, bibliop.,
Soggetto
STORIA NATURALE BOTANY BOTANICA FARMACOLOGIA FARMACIA

Descrizione

In 8°; due parti in due tomi: (2 b.), (20), 890 pp. e (4), 1661, (96) pp. Omesse, come in tutti gli esemplari, nella numerazione le pagine 185-194. Legature coeve in piena pergamena coevacon titolo e autore impressi in oro al dorso su fascetta rossa. Tracce di sporco. Esemplare leggermente ed uniformemente brunito come tipico di tutti gli esemplari e nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Frontespizio in rosso e nero. Seconda parte con occhietto: con occhietto: “Joan. Rudolphi Camerarii, med. d. Memorabilium medicinae et mirabilium naturae arcanorum. Pars secunda”. Edizione più richiesta in quanto più completa delle “centurie” di Camerarius. Qui infatti sono presenti XX centurie. Rudolf Jakob Camerarius nacque il 12 febbraio 1665 a Tubinga, in Germania, e crebbe in un'epoca di fervente sviluppo scientifico. Dotato di un'intelletto acuto sin dalla giovinezza, si appassionò alla medicina, intraprendendo gli studi presso l'Università di Tubinga. Qui, sotto la guida di rinomati docenti, come Johann Georg Volckamer e Johann Friedrich Schreiber, si distinse per la sua brillantezza e dedizione agli studi scientifici. Camerarius si laureò in medicina nel 1686 e successivamente viaggiò per ampliare le sue conoscenze, approfondendo la botanica e la chimica in particolare. Nel corso dei suoi viaggi, ebbe l'opportunità di incontrare alcuni dei più grandi luminari del suo tempo, tra cui Isaac Newton e Robert Boyle, da cui trasse ispirazione per le sue ricerche. La sua carriera accademica lo portò ad assumere diverse posizioni di prestigio in istituzioni educative in Germania e in Europa. Nel 1698, divenne professore di medicina all'Università di Tubinga, dove contribuì in modo significativo alla rinascita dell'interesse per la medicina e la scienza. Le sue lezioni erano rinomate per la loro chiarezza e profondità, attirando studenti da tutta Europa. Fu anche direttore dell'orto botanico di Tubingia. È noto soprattutto per le sue indagini sugli organi riproduttivi delle piante (De sexu plantarum epistola pubblicato per la prima volta nel 1694. Uno dei suoi contributi più significativi alla medicina fu la pubblicazione dell'opera "Sylloges memorabilium medicinae". Questo trattato rappresentava una raccolta enciclopedica dei più importanti progressi nel campo della medicina e della farmacologia fino ad allora. Diviso in diverse sezioni, l'opera copriva una vasta gamma di argomenti, dalla fisiologia alla farmacologia, offrendo un quadro completo delle conoscenze mediche del periodo. "Sylloges memorabilium medicinae" non solo raccoglieva le scoperte e le teorie dei predecessori di Camerarius, ma presentava anche le sue osservazioni originali e le sue teorie innovative. Proprio per le sterminate conoscenze botaniche dell'autore, l'opera raccoglie numerossisime ricette mediche basate sull'utlizzo di piante. La sua abilità nel sintetizzare e analizzare informazioni complesse gli valse un ampio riconoscimento nella comunità scientifica dell'epoca e contribuì in modo significativo allo sviluppo della medicina moderna. Rudolf Jakob Camerarius morì il 11 settembre 1721, lasciando dietro di sé un'eredità duratura nel campo della medicina e della scienza. Le sue opere continuarono a influenzare generazioni di medici e scienziati, e la sua dedizione all'innovazione e alla ricerca rimane un esempio ispiratore per gli studiosi di oggi. Rif. Bibl.: IT\ICCU\MILE\024297.
Logo Maremagnum it