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Libri antichi e moderni

Feuchtwanger, Lion

Süss, l’ebreo [Jud Süss]. Traduzione dal tedesco di Bice Giachetti - Sorteni. Con prefazione di Luigi Tonelli

Modernissima. Stampa: Officine Grafiche Saita & Bertola,, 1929

60,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1929
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Feuchtwanger, Lion
Pagine
pp. 637 [3].
Editori
Modernissima. Stampa: Officine Grafiche Saita & Bertola,
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione italiana.
Soggetto
Narrativa Straniera del '900
Descrizione
brossura con titoli neri e marroni al piatto e al dorso, antiporta con ritratto dell’autore,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione italiana. Ottimo esemplare. Piatto anteriore della brossura con uno strappo marginale non deturpante, lieve fioritura e brunitura, dorso brunito con due piccoli strappi al piede, piatto posteriore con tre strappi perimetrali e usuali tracce di usura; lieve fioritura alle prime e alle ultime carte e leggera scritta a matita all’ultima carta, per il resto carte fresche, tagli fioriti e leggermente bruniti. Romanzo del 1925 dello scrittore e drammaturgo tedesco, di origini ebraiche, Lion Feuchtwanger. Amico di Brecht, con l’avvento al potere di Hitler nel 1933 fu costretto, in quanto ebreo e in quanto fermo e dichiarato oppositore del partito nazista, a lasciare la Germania per trovare rifugio, dopo un breve passaggio in Francia, negli Stati Uniti, paese in cui sarebbe rimasto fino alla morte, avvenuta nel 1958. Riprendendo con rigore storico e acume filosofico la figura, realmente esistita, di Joseph Süss Oppenheimer - figura che più tardi sarebbe stata pervertita in uno dei più odiosi film di propaganda antisemita, fortemente voluto da Goebbels, «Jud Süss» di Veit Harlan, uscito nelle sale tedesche nel 1940 -, Feuchtwanger non restituisce soltanto la vicenda di questo ministro delle finanze e consigliere del XVIII secolo del duca Carlo Alessandro costretto a fare i conti prima con l’odio della popolazione in gran parte protestante, poi con la passione terribile e violenta del duca per la propria figlia e infine, dopo aver esposto i piani politici eversivi di Carlo Alessandro, a subire un processo ingiusto che lo porterà a essere condannato a morte, rifiutando di convertirsi al cristianesimo come ultima possibilità per avere almeno salva la vita. In quest’opera imponente è racchiuso anche il respiro di un’epoca e il senso di quella scelta dolorosa - a volte rinviabile, a volte impossibile da evitare - tra fedeltà alla propria tradizione e adeguamento al mondo in cui ci si trova a vivere, tra conservazione della propria identità e assimilazione all’identità collettiva dominante, tra azione all’interno del ristretto orizzonte mondano e contemplazione fuori o al di là di esso, tra menzogna e verità - benché stare dalla parte della vita possa costare la vita - che appartiene a molti ma che gli ebrei, da sempre, conoscono in modo particolare. Esemplare n. 96 di 5000. Edizione fuori commercio.
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