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Libri antichi e moderni

Foresti Jacopo Filippo Da Bergamo.

Supplementum chronicarum.

Venezia, Bernardino Rizo da Novara, 15 Febbraio 1492., 1492

16000,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1492
Autore
Foresti Jacopo Filippo Da Bergamo.
Editori
Venezia, Bernardino Rizo da Novara, 15 Febbraio 1492.

Descrizione

In-folio; 2 cc. (prima carta con titolo al recto e al verso grande legno a piena pagina con un’elegante bordura architettonica che inquadra sei vignette raffiguranti ciascuna un giorno della Creazione, seconda carta con il testo del principio dell’opera inquadrato entro la stessa bordura xilografica), 256, 12 cc. e numerose incisioni in legno lungo il testo. Legatura del '900 in tutta pelle con fregi in oro e a secco ai piatti e al dorso ad imitazione di una legatura rinascimentale. Lievi gore a partire dalla carta di guardia, per lo più al margine inferiore bianco; un alone non grave al margine superiore della c. 176; qualche lieve macchiolina alle pp. 184-188; sporadiche e trascurabili tracce d'uso. Conservata la carta di guardia anteriore originale (restaurata al margine inferiore e con gore) con al recto un’antica nota di appartenenza “al servitio dei PP. di San Bernardo” e al verso un ex libris nobiliare a stampa del Conte Benjamín Carlos Núñez, secolo XIX, altra nota di possesso al recto della prima carta “Pertinet ad magistrum augustinum de leonibus”. Edizione illustrata del Quattrocento di una delle più celebri cronache universali realizzate in età umanistica. Nel complesso troviamo le xilografie con la Creazione, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, Caino e Abele, la Torre di Babele e 41 vedute di città, alcune ripetute, tutte incise in legno e riferite perlopiù a località italiane, centri di primaria importanza nel clima di rinnovamento culturale dell'ormai incipiente Rinascimento. Fra queste spiccano le figure più grandi dedicate a Roma e Venezia.
Compilata dall’erudito agostiniano Jacopo Filippo da Bergamo (Solto Collina, 1434 – Bergamo, 1520), l’opera segue lo schema della tradizione cronachistica tipica del Medioevo ma è considerata la prima basata sul pensiero rinascimentale. Il testo, quello definitivo rivisto dall'autore sulla prima edizione del 1483 e aggiornato fino all’anno 1490, diverrà una delle più importanti fonti utilizzate da Hartmann Schedel per la stesura del “Liber chronicarum” (1493).
L’apparato iconografico è parzialmente esemplato sull'edizione del 1490 nella quale Bernardino Rizo, rispetto alla prima illustrata del 1486, aveva aggiunto la grande xilografia al principio con la Torre di Babele e migliorato, “italianizzandole” nello stile, alcune incisioni con le vedute di città. Alla presente edizione il Rizo aggiunse la celebre incisione iniziale con i sei giorni della Creazione e una piccola xilografia dell'arca di Noè, riprese dalla Bibbia Malermi del 1490, e le bordure xilografiche della Legenda Aurea, stampata da Bonellis al principio dello stesso anno.
“The edition of 1486, the last revised by the author, was the first to have illustrations, its large woodcuts of the Fall and the Death of Abel contrasting strangely with the unworthy little cuts of cities, some of them, including that of Venice itself, copied from the Fasciculus Temporum. In 1490 Bernardinus Rizus or Ricius took over the book, and added an additional large scripture cut of the Tower of Babel and substituted some much better plans of cities, those of Rome, Venice, Genoa, and Verona being especially notable. To the present edition he added a frontispiece of the six days of Creation from the 1490 Malermi Bible and also a small cut of the ark from the same source. The frontispiece and first page of text are enclosed in a border, also used in the Legendario di Sancti of December, 1492, showing at the top mermen, at the foot putti supporting a shield, pressing grapes, &c, and at the sides highly decorated columns.” (Pollard). HC 22809. GW M10980. IGI 5079. BMC V, 404. Goff-J 212. Sander 919. Essling 345. Pollard A., Italian book-illustrations and early printing: a catalogue of early Italian books in the library of C. W. Dyson Perrins, n. 61.