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Libri antichi e moderni

Némirovsky Irène

Suite francese. A cura di Denise Epstein e Olivier Rubinstein. Postfazione di Myriam Anissimov. Traduzione di Laura Frausin Guarino

Adelphi Edizioni, 2005

25,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2005
Luogo di stampa
Milano
Autore
Némirovsky Irène
Editori
Adelphi Edizioni
Soggetto
(Letteratura francese - Narrativa - Prime edizioni italiane)
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8° (21,9 x 14 cm), pp. 415, (7), copertina editoriale illustrata. Normali tracce d'uso e del tempo alla copertina, in particolare, dorso lievemente scolorito e una piccola, leggerissima macchia, del diametro di 0,7 cm, nel bordo inferiore della prima di copertina. Piccoli, leggerissimi segni d'umido al taglio di testa, per il resto, ben conservato. Titolo originale: Suite française. Volume 482 nella collana «Biblioteca Adelphi». Prima edizione italiana. In copertina: Danielle Darrieux ritratta da Raymond Voinquel (1938). ©2008 Patrimoine Photographique. Risvolto. Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande «sinfonia in cinque movimenti» che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l’occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell’arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una «sposa di guerra» a un ufficiale tedesco). La pubblicazione, a sessant’anni di distanza, di Suite francese, il volume che li riunisce, è stata in Francia un vero evento letterario. Non è difficile capire perché: con Suite francese ci troviamo di fronte al grande «romanzo popolare» nella sua accezione più nobile: un possente affresco, folto di personaggi memorabili, denso di storie avvincenti, dotato di un ritmo impeccabile, nel quale vediamo intrecciarsi i destini di una moltitudine di individui travolti dalla Storia. Su tutti – il ricco banchiere e il giovane prete, la grande cocotte e la contadina innamorata, lo scrittore vanesio e il ragazzo che vuole andare al fronte e scopre invece le gioie della carne fra le braccia generose di una donna di facili costumi – Irène Némirovsky posa uno sguardo che è insieme lucidissimo e visionario, mostrandoci uno spettro variegato di possibilità dell’uomo: il cinismo, la meschinità, la vigliaccheria, l’arroganza e la vanità, ma anche l’eroismo, l’amore e la pietà. «La cosa più importante, qui, e la più interessante» scriveva la Némirovsky due giorni prima di essere arrestata «è che gli eventi storici, rivoluzionari, ecc. sono appena sfiorati, mentre viene investigata la vita quotidiana, affettiva, e soprattutto la commedia che questa mette in scena».
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