STORIA DELLA MONARCHIA PIEMONTESE DI ERCOLE RICOTTI. Volume Primo (-Sesto).

Opera completa in sei volumi, legatura in mezza pergamena con piatti marmorizzati e titoli durati su tasselli, in ottavo cm 20x13, pp 342 (2), 536, 442 (2), 466 (2), 476, 364. Lievi segni d'uso sui bordi dei piatti e sui tasselli (vedi foto), complessivamente ben conservati. Ampia ricognizione della storia della monarchia sabauda fino al 1675, frutto di quindici anni di studio dalle prime ricerche (contemporanee alla guerra di Crimea, 1855) alla pubblicazione dell'ultimo volume; l'opera fu pubblicata tra il 1861 e il 1869 a Firenze, e nei suoi Ricordi l'autore si rammarica che per questo lavoro non riuscì a trovare un'editore piemontese. Il terzo e quarto volume sono dedicati ad Emanuele Filiberto, il quinto e il sesto a Vittorio Amedeo I e Carlo Emanuele II. L'autore fu il primo storico « ad avvalersi in maniera sistematica delle serie documentarie Trattati, Negoziazioni e Lettere ministri conservate negli archivi del Regno per ricostruire la storia dei duchi sabaudi. Per questo motivo la sua opera resta, ancora oggi, un inevitabile punto di partenza per tutti gli studiosi che si occupano dello Stato sabaudo.» (Ieva, DBI). Manno I, 1087: «Opera capitale ed originale, lavorata su documenti in gran parte inesplorati. Studiati rapidamente i primordi e le vicende della Monarchia sino a Carlo III, narra i regni di questo Principe e dei suoi successori sino alla morte di Carlo Emanuele II (12 giugno 1675)». Ercole Ricotti fu titolare della cattedra torinese di Storia Militare (1846), affidatagli su proposta di Cesare Balbo, e, in seguito, di quella di Storia Moderna; successe a Federigo Sclopis quale presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino e della Deputazione di Storia Patria; fu deputato nel Parlamento Subalpino e nel 1862 Senatore del Regno d'Italia.