Statuta provisiones et ordinamenta magnificae civitatis Ferrariae nuper reformata cum novissimis provisionibus pro litium diuturnitatibus praecidendis. Anno Do.M.D.XXXIIII.

In - folio; 16 cc. nn., 318 cc., 2 cc. nn.; titolo entro grande bordura incisa; legatura del tempo in tutta pergamena rigida, titolo manoscritto al dorso (minimi forellini di tarlo al dorso). Antica firma di possesso in calce al frontespizio: Jo. Bapt. Milanus Rhodiginus. Sapiente restauro ad una piccola porzione del titolo, che lambisce una lettera e la data, uno strappetto alla c. 187 senza perdite. Seconda edizione degli Statuti di Ferrara (la princeps è del 1476), la prima con il frontespizio illustrato dalla bella bordura incisa nella quale sono raffigurate la Giustizia, i santi Giorgio e Maurilio vescovo, gli stemmi di Ferrara, di Ercole II d'Este e del giudice de' Sapienti, Ettore Sacrato. "Comunemente questa riforma degli statuti ferraresi è indicata come seconda. Fu predisposta da Alfonso I d'Este, pare nel 1519, ma compiuta sotto suo figlio Ercole II. Intenzione del duca Alfonso I era che la riforma servisse di supplemento alle deficienze degli statuti particolari delle città alle quali doveva essere estesa" (Bibl. Senato). Biblioteca Statutaria del Senato III, pp. 56 - 57. Manzoni I, 177. Fontana I, 463. Besta II, 619. Sander 2697.