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Libri antichi e moderni

Anonimo (Bedmar Alfonso De La Cueva Marques De ?)

Squitinio della libertà veneta. Nel quale si adducono anche le raggioni dell'impero romano sopra la citta & signoria di Venetia.

appresso Giouanni Bennincasa,, 1612

450,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1612
Luogo di stampa
Stampato in Mirandola,
Autore
Anonimo (Bedmar Alfonso De La Cueva Marques De ?)
Editori
appresso Giouanni Bennincasa,
Soggetto
PAMPLHET CENSURA RARITA’ BIBLIOGRAFICHE
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4° (19,5x15 cm); 77, (1), (2 b.) pp. Legatura coeva in piena pergamena. Qualche lieve difetto. Una fascetta antica che integra piccole mancanze di carta sul lato esterno bianco delle prime tre carte e due piccole pecette che integrano due piccoli forellini agli angoli bianchi esterni delle ultime due carte. Un forellino alla quarta carta tocca una lettera nelle glosse laterali. Nelle ultime quattro carte leggermente sfrangiato l’angolo esterno, ininfluente, nel margine bianco e lontano dal testo. Nel complesso esemplare genuino in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di quest’opera, uscita anonima ed attribuita, fra gli altri al Marchese Bedmar Alfonso de la Cueva (1572-1655), ambasciatore spagnolo a Venezia, a Marcus Welser e a Possevino che rappresenta una dei più forti pampleth antiveneziani del seicento, tanto inviso alla Serenissima da esser espressamente ordinato dal Minor Consiglio, di recuperare tutte le copie possibili dell’opera e di distruggerle. Il celebre avvocato e bibliografo francese, Étienne-Gabriel Peignot (Arc-en-Barrois, 15 maggio 1767 – Digione, 14 agosto 1849), nella sua opera “Dictionnaire des Ouvrages Condamnes au feu” scrive riferendosi a quest’opera “"Ouvrage seditibux et rare. Il a ete Brulè par ordre du Senat de Venise. On n'en connait pas l'auteur precisement…Il pretend monster dans cet ouvrage que la Republique de Venise n'est pas nee libre, qu'elle est un ancien domaine de l'Empire, et que, par consequent l'Empereur et l'Empire conserrvent sur la Republique leurs droits et leurs memes pretentions. Cet auteur semble avoir prevu la sorte de Venise. Quoi qu'il en soit, son livre a donnè lieu a' Fra Paolo (Sarpi) de Faire l’Histoire du Concile de Trente pour Mortifier la cour de Roe, et il n'y a que trop bien. Reussiò (II, p. 144-145). Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime, III, p. 93; Parenti, Dizionario dei luoghi di stampa falsi, inventati o supposti, p. 143; Autori italiani del Seicento, III, p. 226-227, n. 1013-1016. (II, P.144-145)”. Rara opera. Rif. Bibl.: Haym, vol. I, pag. 97, n. 2 "edizione rara abbriciata dal senato"; Cicogna, 894; Lozzi, 6133; Platneriana 420.
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