Dettagli
Anno di pubblicazione
1777
Autore
Montesquieu [Charles-Louis De Sécondat]
Pagine
pp. XVI 360, ritratto dell’autore all’antiporta inciso su rame da Giampiccoli; XVI 319 [1], XIV (i.e. XVI) 310 [2]; 366 [2]; marca editoriale incisa ai frontespizi.
Edizione
Prima edizione italiana con il commento del Genovesi e
Soggetto
Letteratura Antica
Descrizione
mezza pelle ottocentesca con piatti marmorizzati, tasselli rossi con titoli e fregi oro al dorso,
Descrizione
LIBROPrima edizione italiana con il commento del Genovesi e l’antiporta firmata da Giampiccoli.Esemplare complessivamente in ottime condizioni (contenuta lacerazione al piede del dorso del primo tomo e alla testa del dorso del tomo secondo; piccola mancanza al frontespizio del tomo terzo), molto fresco (fioriture solo occasionali) e parzialmente intonso. Ex libris al contropiatto anteriore e timbro d’appartenza alla prima sguardia in ogni tomo. Manca la tavola con il ritratto di Genovesi.Libro fondamentale del pensiero politico-giuridico moderno, monumentale lavoro ispirato alla difesa delle libertà civili contro il dispotismo e contro l’ingerenza priva di contrappesi del potere, «L’Esprit des Loix» fu pubblicato per la prima volta a Ginevra nel 1748 per i tipi di Barillot et Fils. Da subito temuto e messo all’indice dal Sant’Uffizio nel 1751, «Lo spirito delle leggi» giunse in Italia già nel 1749, quando una prima traduzione venne avviata a Napoli da Giuseppe Maria Mecatti per lo stampatore Giovanni De Simone accompagnata da alcune note del Genovesi, presenti tuttavia in forma anonima. Un punto di svolta per la ricezione di Montesquieu nella penisola si ebbe con l’edizione veneziana Graziosi del 1773, comparsa con Amsterdam come luogo di stampa fittizio: curata da un ignoto traduttore, è a partire da questa versione che Terres approntò – pur con alcune modifiche – la propria edizione del 1777, inserendovi nuovi e ben più ricchi commenti del Genovesi, sacerdote, scrittore e riformatore fiorentino, portatore di istanze illuministiche e antigesuite all’interno della Chiesa. -- Benché scomparso nel 1769, le note appuntate da Genovesi a margine della propria copia dello «Spirito delle Leggi» vennero infatti conservate da Terres nel proprio studio e liberamente utilizzate per arricchire la versione che andava ultimando, come ricorda lo stesso curatore ed editore nelle pagine introduttive datate 4 agosto 1777: «Le note, che si trovano a piè di pagina di carattere tondo, altre sono dello stesso Signore di Montesquieu, altre dell’anonimo autore delle “Riflessioni” […]. Oltre però a queste renderanno singolare questa mia stampa le altre dottissime, e rare del celebratissimo nostro Signore Abate D. Antonio Genovesi, il cui originale conservo nel mio studio privato». -- Nel 1777 uscirono tre differenti edizioni presso Terres, riconoscibili innanzitutto dal diverso numero di pagine (ci limitiamo a indicare quelle del v. 1): pp. 377 con ritratto calcografico dell'autore inciso da Benedetto Cimarelli e antiporta disegnata da Francesco Viva e incisa da Carmine Pignataro; pp. 364, ma 360, per errori di numerazione; pp. 360 con ritratti di Antonio Genovesi e di Charles Louis de Montesquieu sottoscritti da Marco Sebastiano Giampiccoli. -- Proprio quest’ultima è quella che qui presentiamo: tra le due con i ritratti incisi da Giampiccoli, la definitiva e più corretta è proprio quella di pp. 360: non solo perché furono corretti gli errori di paginazione, ma anche perché vennero emendate alcune sviste nel testo. -- Oltre ai trentuno libri dell’«Esprit», l’ultimo tomo è occupato dalla «Difesa dell’Autore», composta da Montesquieu nel 1750 per chiarire la propria posizione contro le accuse mossegli dalla censura, seguita dal «Ringraziamento sincero ad un Uomo caritatevole» scritto da Voltaire nel maggio 1750 in risposta all’articolo aspramente polemico pubblicato sulle «Nouvelles ecclèsiastiques» del 24 aprile dello stesso anno contro l’opera montesquieuiana e «Lisimaco». Oggetto da subito di grandissima diffusione, l’edizione Terres divenne di fatto la versione di riferimento per tutto l’Ottocento, a cominciare dall’edizione delle due edizioni della milanese Silvestri del 1819 e del 1838.Cfr. E. De Mas. Montesquieu, Genovesi e le edizioni italiane dello Spirito delle leggi, Firenze 1971;