Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Autore: Isvarak?A, Traduzione Di: Corrado Pensa, Introduzione Di: Raniero Gnoli, : Veronica Orazi

Sendebar. Il libro degli inganni delle donne

Edizioni dell'Orso 2005,

12,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

ISBN
9788876945564
Autore
Autore: Isvarak?A, Traduzione Di: Corrado Pensa, Introduzione Di: Raniero Gnoli
Editori
Edizioni dell'Orso 2005
Curatore
: Veronica Orazi
Soggetto
Letteratura-Racconti e novelle

Descrizione

168 pagine. Brossura. VOLUME NUOVO, MA CON STRAPPI NELLE PRIME PAGINE. Collana: Gli Orsatti. Commento dell'editore: Il Sendebar castigliano va ricondotto – assieme ad altre sette versioni superstiti in lingue diverse – al ramo orientale della tradizione narrativa che, approdata in Occidente, sarà nota come 'Storia dei sette savi', dopo aver subito mutamenti radicali rispetto alle testimonianze originarie. La traduzione antico-spagnola, da un modello arabo perduto, fu commissionata nel 1253 dall'Infante don Fadrique, fratello di Alfonso X el Sabio. Nel prologo sono esplicitate le finalità della raccolta: l'acquisizione del sapere e il monito a guardarsi dagli inganni delle donne e, per estensione, del mondo. La componente misogina identifica una tappa basilare del percorso di perfezionamento interiore, che porterà alla formazione sapienziale. La misoginia è sicuramente uno dei temi centrali dell'opera, che però va ben oltre la parata di nefandezze donnesche, per concorrere in modo efficace alla trasmissione del messaggio testuale: l'esaltazione del sapere, il suo apprendimento, la capacità di discernere tra bene e male, verità e menzogna, seguendo un percorso attanziale che si snoda lungo i 23 racconti e coinvolge il re, la matrigna, l'Infante e i consiglieri di corte. Introduzione, edizione critica, traduzione e note a cura di Veronica Orazi.