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Libri antichi e moderni

S. Paolino Da Nola

S. Ponti Meropii Paulini Nolani episcopi Opera in 2. tomos, secundum ordinem temporum nunc primum disposita, et ad manuscriptos codices Gallicanos, Italico, Anglicanos, Belgicos, atque ad editiones antiquiores emendata & aucta, nec-non variorum notis

Apud Joannem Couterot & Ludovicum Guérin, 1685

500,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1685
Luogo di stampa
Parisiis
Autore
S. Paolino Da Nola
Editori
Apud Joannem Couterot & Ludovicum Guérin
Soggetto
campania, due sicilie, religione
Sovracoperta
No
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

Due parti legate in 4° (cm 18 x 24,6), piatti piena pelle coeva e dorso rifatto con maestria, titolo su tassello, fregi dorati nei quattro scomparti. Pp 8, 324, 190 per il primo tomo; mancante il ritratto, che dovrebbe trovarsi alla carta A1A stando alla collazione SBN; pp 148, 239 per il secondo tomo, legato insieme al primo; primo frontespizio in rosso e nero. Esemplare in buone condizioni, minuscoli tarletti per una settantina di pagine della 'Vita', gore non deturpanti, bruniture, rade macchiette di ruggine, due timbretti schiariti al frontespizio, antica annotazione al frontespizio, e al verso del frontespizio: 'Editor Operis hujus est Le-Brun des-Marettes. Alia facta fuit amplior editio a March. Scipione Maffei impressa Veronae 1736, vol. 1 in fol. Sed eruditi hanc anni 1683 pluris faciunt. (.)'. Maestosa edizione, assai curata: incantevoli, grandi testatine silografiche, che recano impressi passi delle Epistole di Paolino, con indicazione dell'ubicazione; grandi bei capilettera allegorici. 'Opera omnia' del Santo, contenente anche l'opera dubia, aliena, supposititia', prima di quella veronese del secolo successivo, curata dal Muratori: epistole, poesie, e dettagliata biografia che rintraccia anche la storia della famiglia. '.Nacque nel 355 a Bordeaux, e divenne 'consul suffectus', cioè sostituto, e governatore della Campania. Ebbe anche la ventura di incontrare il vescovo Ambrogio di Milano e il giovane Agostino di Ippona, dai quali fu avviato sulla strada della conversione a Cristo. (.) Si recò quasi subito in Campania, a Nola, dove la famiglia possedeva la tomba di un martire, S. Felice. Diede inizio alla costruzione di un santuario, ma si preoccupò anzitutto di erigere un ospizio per i poveri, adattandone il primo piano a monastero, dove si ritirò. I contatti con il mondo li manteneva attraverso la corrispondenza epistolare (ci sono pervenute 51 lettere) con amici e personalità di maggior spicco nel mondo cristiano, tra cui appunto Agostino. Per gli amici buttava giù epitalami e poesie di consolazione. Ma a porre termine a quella mistica quiete, nel 409, sopraggiunse l'elezione a vescovo di Nola. Si stavano preparando per l'Italia anni tempestosi. Genserico aveva passato il mare alla testa dei Vandali e si apprestava a mettere a sacco Roma e tutte le città della Campania. Paolino si rivelò un vero padre, preoccupato del bene spirituale e materiale di tutti. Morì a 76 anni, nel 431, un anno dopo l'amico S. Agostino.' (P. Bargellini). Due esemplari censiti in SBN. Graesse, V, p 171.
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