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Libri antichi e moderni

Petrarca Francesco, Leopardi Giacomo

Rime di Francesco Petrarca colla interpretazione composta dal Conte Giacomo Leopardi. Parte Prima - Parte Seconda

presso Ant.[onio] Fort.[unato] Stella e figli, 1826

1100,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1826
Luogo di stampa
Milano
Editori
presso Ant.[onio] Fort.[unato] Stella e figli
Curatore
Petrarca Francesco, Leopardi Giacomo
Soggetto
Letteratura italiana, Canzonieri, Edizioni Filologiche
Descrizione
*LeatherBound
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

2 parti in paginazione continua in due volumi in-12° (14x9 cm), pp. (2) bianche, 972, (2) bianche. Legatura coeva piena pelle marrone con titoli, tomaisons e fregi dorati ai dorsi, tagli spruzzati blu.Collana 'Biblioteca amena ed istruttiva per donne gentili XXIX-XXXVII'. Una macchietta in testa al taglio esterno laterale del secondo volume. Presente solo l' occhietto del volumetto XXIX ovvero il primo della serie che formano l' opera in due parti: prassi comune secondo lo stesso editore quando l' opera veniva montata in un due volumi o in un volume solo in quanto i singoli volumetti erano di circa 100 pagine l' uno e l'occhietto avrebbe infastidito la lettura interrompendo di fatto il testo. Firme di appartenenza coeve alle pagine bianche anteriori. Più che buon esemplare (orfano delle tavole di incisioni come quasi tutti gli esemplari). Prima edizione, rara a trovarsi completa delle due parti Sonetti e canzoni in vita di madonna Laura - Sonetti e canzoni in morte di madonna Laura coi Trionfi e le rime varie (con autonomi frontespizi pur in paginazione continua così come indicato dagli editori nella nota introduttiva del primo volume ) e delle avvertenze degli editori e del curatore in principio e in fine dei volumi. Il Canzoniere del Petrarca curato da Leopardi è uno straordinario documento della sensibilità letteraria e linguistica del bardo di Recanati. Nel breve avviso ai lettori preliminare, Leopardi rivendica l'utilità divulgativo-pedagogica delle sua interpretazione in cui egli 'non entra mai a disputare' tautologicamente coi commentatori ma si pone invece come unico fine quello di far intendere il Petrarca 'a chiunque intende mediocremente la nostra lingua moderna'. Nelle scuse in fine alla seconda parte è invece animato da una vis polemica ma allo stesso tempo ilare circa le possibili critiche mosse varie declinazioni (grammaticali, linguistiche, concettuali) della sua interpretazione. Cfr. Parenti, Prime edizioni italiane, p. 308. Gamba, n°748. Catalogo Fondo Leopardiano, 87.