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Libri antichi e moderni

Jacopo Barozzi Da Vignola

Regola delli cinque ordini d'architettura

Giuseppe Longhi (Bernardo Oppi), 1635

600,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1635
Luogo di stampa
Bologna (Siena)
Autore
Jacopo Barozzi Da Vignola
Editori
Giuseppe Longhi (Bernardo Oppi)
Soggetto
architettura, simple

Descrizione

In folio (cm 29 x 41,5 circa), 45 tavole incise all'acquaforte compreso il frontespizio e la seconda carta con il testo della dedica a Volunio Bandinelli dello stampatore senese Bernardo Oppi datata 18 agosto 1635. Il frontespizio e l'ultima tavola sono foderati, alcuni reintegri di carta al margine esterno delle ultime tavole. Legatura in mezza pergamena ottocentesca con angoli e rivestimento in tela viola ai piatti. Edizione non datata ma ascrivibile al 1635 (dalla data della dedica). Alla XXXVII carta presente un secondo frontespizio dal titolo: 'Nuova et ultima aggiunta delle porte d'architettura di Michel Angelo Buonaroti'. Edizione seicentesca della 'Regola' del Vignola uscita in edizione originale nel 1562 e molte volte ristampata. L'opera si allontana dai componimenti teorici e assume un carattere "applicativo" ponendosi direttamente al servizio dell'attivita' di cantiere e degli esperti. "Nei propositi del Vignola vi e' l'intento di offrire una norma pratica per la costruzione dell'ordine, indipendente dalle unita' di misura, geograficamente differenti, e dai contesti architettonici: un metodo proporzionale semplice e schietto, facile da apprendere e da applicare. È grazie a questo presupposto che la Regola si presta piu' di ogni altra indicazione proporzionale ad essere analizzata e ricercata nell'applicazione pratica perche', sempre nelle intenzioni del Vignola, e' alla 'pratica' che essa e' rivolta" (L. Giannelli, "La Regola di Vignola 1562 e la fabbrica del palazzo Farnese di Piacenza", in "Bollettino del Centro di Studi per la Storia dell'Architettura", 2007, p. 37 e ss.). "Rilevasi chiaramente che tutte tre le edizioni Senesi si possono ridurre a una sola, dal vedervi in fronte una dedicatoria dell'Oppi a Volunio Bandinello". (Comolli, vol. IV/p.101). Alla tavola VIII e' applicato un foglio manoscritto, coevo alla pubblicazione, con illustrazione di una colonna e testo: si fa riferimento alle "due colonne che si trovano in Ferrara della misura e della forma che si vede qui disegnata" con capitelli "sufficientemente conservati. Le colonne sono perfette e le basi sole esigono delle riparazioni. Il marmo e' della pietra di Verona della migliore".
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