RAPPRESAGLIA

PREFAZIONE DI ENZO ERRA Via Rasella e le Ardeatine alla luce del caso Priebke. In appendice 38 pagine di illustrazioni. Il caso Priebke ha portato alla ribalta alcuni aspetti delle stragi di via Rasella e delle Ardeatine che per decenni erano coperti da veli pietosi. Ha dato il coraggio ad alcuni testimoni, finalmente, di aprire bocca. Ha permesso alla stampa, dopo decenni di travestimenti linguistici, di parlare del fascismo senza la dovuta deprecazione e della resistenza senza la dovuta esaltazione. Ha dato alla pubblica opinione una nuova occasione per valutare certe medaglie concesse ai terroristi comunisti e per giudicare una Stato che, mentre si accaniva contro il Capitano Priebke, assicurava impunit? agli autori del genocidio del 1943-1947 in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia. Nell'affrontare quei tragici giorni del marzo 1994, l'autore si pone l'obiettivo di ricostruire i fatti e risalire alle responsabilit? delle due stragi, l'una conseguenza dell'altra. Responsabilit? che sono quelle che tutti gi? conoscevano ma alle quali in passato non era "politicamente corretto" accennare: l'olocausto si 42 inoffensivi gendarmi altoatesini, di una decina di ignari passanti e dei 335 martiri delle Ardeatine va attrinuito alla strategia comunista che, fra l'autunno del 1943 e la primavera del 1944, trasform? in guerra di partito quella che voleva essere una guerra di liberazione. Ci? al fine di creare martiri su cui speculare per decenni, di scompaginare l'antifascismo non comunista e di attribuire alla partigianeria comunista il merito di una liberazione che sarebbe comunque arrivata, per opera delle armate angloamericane, nel giro di pochi mesi.