Raccolta di n. 60 stampe delle più celebri pitture di Verona. Delineate e incise da Gaetano Zancon.

in-4°, 236x160, leg. in mezza pergamena e carta azzurra ai piatti, con carte marmorizzate alle guardie; [1], 60 c. di tav. calcografiche; front. calcografico. La data di stampa, non indicata al frontespizio, è desunta da NUC pre-1956. Contiene disegni di Pasqualotto, Tiziano, Brusasorzi, Raffaello, Dorigni, Farinati, India, Veronese, Ottini, Bassetti, Turchi, Montemezzano, Girolamo dai Libri, Bonifacio da Verona, Ridolfi, Sigismondo De Stefani, Carotto, Dal Moro, Caneri, Morando, Flacco, Badile, Turchi, Balestra, Giolfino, Cignaroli, Rotari, Monsignori, Torbido, Falconetto, Giarola, Guerri, Marchesini, Benfatto, Prunati, Creara, Ligozzo. Prov.: Etichetta di provenienza incollata al contropiatto anteriore con scritte (ex libris Marchionis De Monteynard Tencini in Delphinatu. C. Eisen del. N. Le Mire sculp.) e incisione in colore rosso (due leoni su una nuvola che reggono uno stemma nobiliare coronato, motti: pro Deo fide et rege; potius mori). Marchese Luigi Francesco di Monteynard (1713-1791), è stato un generale e politico francese, nativo della regione del Delfinato. Nel 1759 divenne luogotenente generale, il grado militare più alto a quell'epoca, dopo quello di maresciallo di Francia. Nel 1771 fu chiamato da Luigi XV a sostituire il duca di Choiseul come Ministro della Guerra. Nel corso dei tre anni del suo mandato egli intraprese numerose iniziative per migliorare la situazione dei soldati. Per questo venne portato ad esempio per l'Europa nel Dictionnaire philosophique di Voltaire. Divenne anche il primo governatore generale della Corsica e creò a Saumur la scuola di equitazione che, dopo la rivoluzione, darà origine al celebre corpo di cavalieri detto Cadre Noir. Nel 1775 dette inizio alla costruzione del castello di Cruzille à Tencin, nel quale però non abitò mai. Rif.: IT\ICCU\VIAE\032945. OCLC, 14153774. Cond.: Lievi tracce d'uso alla legatura. Presenza di macchie e fioriture alle carte interne. Frontespizio restaturato e rifoderato. Alcune antiche scritte infantili fatte a penna sul retro di alcune tavole.Tavola 59 restaurata in un angolo. Presenza di un disegno a china all'ultima carta; Mancanza di una porzione della guardia libera posteriore. Esemplare nel complesso in buone condizioni generali.