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Libri antichi e moderni

Benedetto Xiv (Prospero Lambertini) - Scarselli Giambattista

Raccolta di alcune notificazioni, editti, ed istruzioni, pubblicate dall'Eminentissimo, e Reverendissimo Signor Cardinale Prospero Lambertini Arcivescovo di Bologna, e Principe del S. R. I. pel buon governo della sua Diocesi. Volumi primo [-quinto] compilati dal sacerdote Giambattista Scarselli [.]

Nella Stamperia del Longhi Stamp. Arcivescovile, 1732-1740

400,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1732-1740
Luogo di stampa
In Bologna
Autore
Benedetto Xiv (Prospero Lambertini) - Scarselli Giambattista
Editori
Nella Stamperia del Longhi Stamp. Arcivescovile
Soggetto
Religione cattolica, Giuridica, Diritto ecclesiastico
Descrizione
*LeatherBound
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano, Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

5 volumi in-8° (22x16), mezza pelle nocciola ottocentesca, titoli, filetti e tomaison dorati su tasselli ai dorsi, piatti marmorizzati. Pp (20), 235, (1); (20), 322; (24), 295, (1); 20, (332); (20), 387, (5) ultime 2 bianche; capolèttere (alcuni animati) e finali xilografici. Minimi difetti a poche pagine. Più che buon esemplare ad ampi margini in solida ed elegante legatura. Edizione originale degli editti e notificazioni per il buon governo delle diocesi di Prospero Lambertini (Bologna, 1675-Roma, 1753), da lui promulgate durante il governo della Diocesi di Bologna, nella quale venne trasferito da Clemente XII nel 1731, prima di assurgere al soglio pontificio sotto il nome di Benedetto XIV. L'opera è compilata da Giambattista Scarselli dottore in Sacra teologia, canonico della Basilica di S. Petronio e cancelliere arcivescovile che dedica a stampa i vari volumi a: Girolamo Grimaldi, D. Giuseppe Carillo de Albornoz, Giorgio Spinola, Lodovico Belluga e Mongada. Scrive Arturo Carlo Jemolo in Enciclopedia Italiana, VI, 612-13: 'Benedetto XIV fu un appassionato, entusiasta canonista. La lettura del suo bollario ci rivela un papa felice di cogliere le occasioni che gli son porte dall'esercizio del suo altissimo ministero per risolvere anche casi rari e sottili, per disciplinare tutte le materie oggetto di dispute ecclesiastiche del suo tempo, per scrivere delle vere monografie sotto forma di editti o di prescrizioni.'.