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Libri antichi e moderni

Turchi, Adeodato

Raccolta delle orazioni, omelie e lettere di monsignore Fra Adeodato Turchi […] vescovo di Parma

90,00 €

Scarpignato Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Autore
Turchi, Adeodato
Soggetto
Religione e Teologia

Descrizione

Torino: Soffietti, [1792]-1807. 6 volumi. Circa 1050 pagine. 19x13 cm. Rilegatura in mezza pelle con tasselli e impressioni in oro ai dorsi. Interni freschi, leggermente bruniti e con sporadiche fioriture. Vignetta incisa sui frontespizi. Piccola e marginale mancanza sull'ultimo foglio bianco del sesto volume. Ottimo esemplare. [M205] La raccolta, rarissima a reperirsi completa del sesto volume, pubblicato postumo nel 1807, comprende omelie e lettere indirizzate dall'Autore alla sua diocesi tra il 1788 (anno della sua nomina) e il 1802 in occasione di visite pastorali o di ricorrenze religiose quali la Quaresima, la Pentecoste e la festa dell'Assunzione. Il sesto volume comprende altresi' l'ode funebre recitata in memoria dell'Autore nella cattedrale di Parma il 16 settembre 1803 dal canonico Giovanni Scutellari. Adeodato Turchi (Parma, 1724-1803) fu vescovo di Parma dal 1788 alla sua morte. Insegno' teologia a Modena, rivelando doti di grande oratore. Fu inviato a predicare in numerose citta' italiane, tra cui Pisa, Firenze, Genova, Roma, Napoli, Piacenza e a Parma, dove fu nominato per due volte Guardiano dell'Ordine dei Cappuccini. Nel 1768 fu eletto ministro provinciale dell'Ordine e predicatore ordinario alla corte del duca di Parma, Ferdinando di Borbone, dal quale, dieci anni dopo, fu nominato predicatore perpetuo di corte e precettore del principe ereditario Ludovico. Il 13 maggio 1788 papa Pio VI, su indicazione del duca stesso, lo designo' quale vescovo di Parma. Fu preconizzato il 15 settembre in Concistoro e il 5 novembre fece l'ingresso solenne nella Cattedrale. Amministro' la diocesi parmense per circa quindici anni. Durante il governo napoleonico mantenne un atteggiamento riservato e prudente, ottenendo da Francesco Melzi d'Eril, vicepresidente della Repubblica italiana (1802-1805), la giurisdizione su una parte della diocesi situata in territorio reggiano.
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