Presenza del mito.

191 p. ; 21 x 13 cm. Intersezioni, 102. «La presenza del mito» è un saggio di Leszek Kołakowski scritto nel 1966 e pubblicato a per la prima volta a Parigi nel 1972 dall'Istituto letterario, a seguito di precedenti tentativi falliti di pubblicare l'opera in Polonia. Nel saggio, l'autore tenta un'equazione teorica di tutti i progetti escatologici creati dall'umanità (religiosi e ideologici) per realizzare gli obiettivi ideali dell'esistenza. «La Presenza del Mito» è forse la riflessione metafisica più completa di Kolakowski, nella quale si sottolinea l'inalienabilità del mito in tutti gli spazi della cultura, praticamente senza eccezioni. Illustra l'atteggiamento negativo dell'autore nei confronti della demitizzazione (o piuttosto dell'illusione della demitizzazione), come proposto, ad esempio, da Rudolf Bultmann (in ambito teologico). Kołakowski vuole dare un senso all'esperienza umana in un mondo che venga percepito come continuo e finalizzato, ma indifferente all'esistenza dell'individuo umano. Questa indifferenza può essere neutralizzata solo dal mito. Titolo originale dell'opera: «Obecność mitu». Traduzione di Pietro Kobau dall'ed. tedesca «Die Gegenwärtigkeit des Mythos». Brossura editoriale, coperta illustrata a colori in cartoncino flessibile plastificato lucido. Codice libreria 9740.