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Libri antichi e moderni

Porta, Carlo - Grossi, Tommaso

Poesie scelte in dialetto milanese di Carlo Porta e Tommaso Grossi. Edizione illustrata da F. Gonin, P. Riccardi, L. Sacchi ed altri artisti

Tipografia Guglielmini e Redaelli,, 1842

800,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1842
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Porta, Carlo - Grossi, Tommaso
Pagine
pp. [6] di antiporta figurata su fondo color senape con cornice architettonica stampata in nero e in bianco che racchiude i titoli, ritratto del poeta e frontespizio 460 [8].
Editori
Tipografia Guglielmini e Redaelli,
Formato
in 4°,
Edizione
Prima edizione illustrata, promossa da Alessandro Manzoni.
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
legatura coeva in mezza tela verde con angolini, al dorso titoli oro, piatti in tela blu, tagli blu,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione illustrata, promossa da Alessandro Manzoni. Restauri alle cerniere, qualche leggera fioritura ad alcune pagine, nel complesso ottimo esemplare. La più bella e celebre delle edizioni portiane, la prima illustrata: le poesie sono intercalate da oltre 130 vignette che commentano per immagini gli episodi narrati, a cui si aggiungono i numerosissimi fregi, i capilettera, le testatine e i finalini che decorano elegantemente quasi tutte le carte. Ogni pagina, poi, è inquadrata in una raffinata cornice tipografica a doppio filetto. In calce alle tavole, si leggono i nomi dei più importanti illustratori del tempo: Francesco Gonin innanzitutto, che firma trentasei vignette, Paolo Riccardi e Giuseppe Mongeri, ma anche Gerosa, Barinetti, Ratti, Vajani, Bernard e Sheers. Questi nomi, uniti alle caratteristiche tipografiche del volume e alla sede editoriale, portano subito alla mente l’altra celebre impresa editoriale uscita negli stessi anni, la Quarantana dei «Promessi Sposi»: e in effetti, basta un rapido sguardo per accorgersi che le due edizioni si presentano come copie gemelle, parti diverse di un progetto unitario. La raccolta delle «Poesie», uscita dai torchi di Gugliemini e Redaelli in 58 dispense di otto pagine tra il 1840 e il 1842 (si noti, la stessa modalità di diffusione della Quarantana), fu curata, come altre in precedenza, da Tommaso Grossi; in questo caso, intervenne però un secondo attore, che si rivelerà quantomai decisivo: Alessandro Manzoni. Sollecitato da Grossi, lo scrittore decise di allestire un’edizione delle «Poesie» di Porta in tutto simile a quella dei «Promessi Sposi». La “Quarantana” delle «Poesie», sia ormai ammessa questa definizione, si pone dunque come una splendida testimonianza dell’unione tra i due più grandi narratori, in versi uno, in prosa l’altro, dell’Ottocento italiano. Bibliografia Braidense, n. 18. Milano nei suoi libri e nelle sue stampe, pp. 75, n. 315.
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