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Libri antichi e moderni

Manzoni, Alessandro

Pochi versi inediti

Tipografia Giuseppe Redaelli,, 1848

500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1848
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Manzoni, Alessandro
Pagine
pp. 15 [1].
Editori
Tipografia Giuseppe Redaelli,
Formato
in 8°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
brossura muta,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Più che buon esemplare, ben marginoso (gora alla testa delle carte, fioriture leggere nel testo). Rara editio princeps dei componimenti politici «Marzo 1821» e «Il Proclama di Rimini», pubblicata per raccogliere fondi a beneficio dei profughi veneti. Ne è testimonianza il timbro «Gov. Provv. Commissione delle Offerte» apposto al frontespizio di tutte le copie. La realizzazione della plaquette ha contorni avventurosi: «Si racconta che, durante le Cinque Giornate, un gruppo di cittadini si recasse in Piazza Belgioioso per acclamare il Manzoni, il cui figlio Filippo era stato preso come ostaggio dagli Austriaci. Il Manzoni, sceso fra la folla, fu dai più vicini esortato a scrivere versi d’occasione ed egli promise di darne alle stampe alcuni scritti in precedenza» (cfr. Parenti, «Rarità», I, p. 256). Se «Il Proclama di Rimini», appassionata esaltazione dell’impresa di Gioacchino Murat, era stato effettivamente scritto a ridosso dei fatti tra il marzo e l’aprile del 1815, in merito alla data di composizione del «Marzo 1821» permangono ancora molti dubbi. La vulgata, alimentata dallo stesso Manzoni, voleva che la canzone risalisse al 1821 e che il manoscritto fosse stato distrutto per ragioni di prudenza politica; Manzoni, dunque, avrebbe riproposto il testo a distanza di ventisette anni affidandosi solo alla sua memoria. Ricerche recenti però, fondate su elementi intra ed extra testuali, hanno posto in dubbio questa ricostruzione, posponendo al 1848 la data di composizione (cfr. G. Barberi Squarotti e De Francesco). La plaquette fu tirata in quattromila esemplari, che andarono presto esauriti; date le numerose richieste, fu subito ristampata ma sprovvista della data al frontespizio (cfr. Parenti, «Rarità», I, p. 256). Cfr. Vismara, 271; Parenti, Rarità, I, 254-7; Salveraglio 294. G. Barberi Squarotti, «‘L’han giurato’. Fra Manzoni e Berchet: citazioni e questioni di cronologia», in «Studi e problemi di critica testuale», 85/2021, pp. 173-84; e A. De Francesco, «Il Poeta e la rivoluzione. Ancora qualche piccola nota sui ‘Pochi versi inediti’ manzoniani», in «ACME», 68.2/2015, pp. 179-200