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Libri antichi e moderni

Kevin De Vecchis

Per un’analisi del romanesco delle poesie di Mario dell’Arco attraverso le varianti d’autore

Cesati, 2019

28,50 € 30,00 €

Franco Cesati Editore

(Firenze, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2019
ISBN
9788876677847
Autore
Kevin De Vecchis
Pagine
297
Collana
Strumenti di linguistica italiana. Nuova serie (20)
Editori
Cesati
Formato
230×150×20
Soggetto
Dell'Arco, Mario, Studi letterari: 1900–2000 ca., Studi letterari: poesia e poeti, Dialetti, slang e gerghi, Dialetti italiani, Roma
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

«Er matto, fermo avanti a lo scaffale,/ Belli o Trilussa o Pascarella: quale/ scejerà? Quatto-quatto/ sceje Dell’Arco. Allora nun è matto». Attraverso questi quattro versi, comparsi nella loro veste definitiva in Basta (o no?) (1984), Mario dell’Arco (all’anagrafe Mario Fagiolo) colloca sé stesso nel novero dei grandi poeti della poesia romanesca. E a buon diritto: da tempo era già stato infatti riconosciuto dalla critica – da Pier Paolo Pasolini a Leonardo Sciascia – come l’innovatore della poesia romanesca. L’intento di questo volume è quello di offrire al lettore prima una panoramica sull’uso poetico del dialetto di Roma dall’inizio del Novecento a oggi, poi uno studio approfondito su Mario dell’Arco attraverso la raccolta e l’analisi di tutte le varianti che il poeta stesso ha apportato alle sue poesie nel corso delle varie ristampe. Questo lavoro di labor limae stilistico e linguistico non solo ci consente di conoscere più a fondo l’autore, ma ci dice anche qualcosa sullo status del romanesco contemporaneo.
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